Economia - 28 ottobre 2023, 07:00

Dismenorrea: i principali rimedi per una condizione molto diffusa

La dismenorrea primaria è molto comune, in particolar modo nella fascia di età compresa tra i 15 e 25 anni circa.

Dismenorrea: i principali rimedi per una condizione molto diffusa

Dismenorrea è un termine medico che viene utilizzato per indicare dolori correlati al ciclo mestruale. Va innanzitutto precisato che la dismenorrea si distingue in primaria (detta anche fisiologica o essenziale) e secondaria, nel primo caso le sensazioni dolorose non sono legate ad alcuna patologia della zona pelvica (è appunto detta primaria o essenziale perché alla base non c’è una causa specifica), mentre nel secondo caso i dolori mestruali sono per lo più conseguenti alla presenza di concomitanti patologie ginecologiche (come per esempio l’endometriosi, i fibromi uterini, le cisti ovariche ecc.).

La dismenorrea primaria è molto comune, in particolar modo nella fascia di età compresa tra i 15 e 25 anni circa: ne sono infatti interessate circa il 70% delle donne. La sintomatologia è alquanto variegata: dolori addominali crampiformi (soprattutto a carico della parte più bassa dell’addome), nausea, diarrea oppure stitichezza, pollachiuria (necessità di orinare più volte del normale, anche senza aumento del volume di urina emessa), mal di testa, mal di schiena ecc. Ovviamente non è detto che tutti i vari sintomi e segni si presentino.

La comparsa del dolore mestruale può verificarsi qualche giorno prima delle mestruazioni. Le perdite di sangue possono essere più o meno abbondanti.

La dismenorrea secondaria, come accennato, è legata alla presenza di un problema a livello ginecologico. La causa più comune è l’endometriosi, una patologia ginecologica la cui causa è l’impianto di cellule endometriale, di norma presenti nella cavità uterina, all’esterno di questa. Questa patologia è causa di una condizione infiammatoria cronica che interessa l’apparato genitale, la vescica e l’intestino.

Dismenorrea: i principali rimedi

La dismenorrea è una condizione che può presentarsi in forma abbastanza lieve, ma non sono rari i casi nei quali invece può compromettere sensibilmente la qualità della vita delle donne che ne sono colpite, limitandone le normali attività quotidiane. Nei casi più gravi, per esempio, i dolori sono talmente intensi che alcune donne sono costrette ad assentarsi dal lavoro o dalle attività scolastiche nel caso delle ragazze in età scolare.

Fortunatamente esistono varie soluzioni di tipo farmacologico che possono rivelarsi particolarmente utili. Tra i medicinali più utilizzati in caso di dismenorrea sono i FANS, i farmaci antinfiammatori non steroidei come per esempio l’ibuprofene, il naprossene, il ketoprofene ecc.

Altri farmaci utilizzati sono i farmaci antispastici combinati con un analgesico, come per esempio la combinazione di scopolamina butilbromuro e paracetamolo.

A seconda dei casi, il medico può consigliare il ricorso alla pillola anticoncezionale oppure al cerotto anticoncezionale che agiscono bloccando l’ovulazione ed eliminando i dolori mestruali.

Può essere consigliata anche l’assunzione di vitamine (per esempio la vitamina B6 e la vitamina E) e sali minerali, in particolare il magnesio.

Per quanto riguarda più specificamente gli interventi non farmacologici o con integratori alimentari, è spesso consigliata un’attività fisica regolare che può contribuire, se non a eliminare, perlomeno a ridurre l’intensità dei dolori.

Quando rivolgersi al medico?

Premesso che gli interventi farmacologici dovrebbero essere sempre assunti dietro consiglio medico, è consigliabile rivolgersi al proprio medico curante o allo specialista ginecologo quando i dolori mestruali sono più intensi del solito e sono associati ad altre manifestazioni non usuali come per esempio la febbre, un calo ponderale non giustificato da un cambio di regime alimentare ecc.

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