"Il fenomeno migratorio ormai da molti anni assume delle proporzioni sempre più grandi e non può essere risolto soltanto da qualcuno o da qualche punto di vista. E' necessario che sia la comunità europea, ma credo che sia ancora più corretto dire la comunità internazionale, ad occuparsene anche perché il fenomeno ha diverse sfaccettature. La sfaccettatura che impatta su Ventimiglia è soprattutto riferita all'arrivo dei migranti e alla situazione di difficoltà che si riscontra alla frontiera con la Francia visto che l'intenzione prevalente dei migranti, che sono a Ventimiglia, è quella di andare in Francia o transitare attraverso di essa" - dice il vescovo della diocesi Ventimiglia-Sanremo, Monsignor Antonio Suetta parlando del fenomeno migratorio nella città di confine.
Le persone che arrivano giornalmente a Ventimiglia cercano disperatamente di passare il confine in treno, a piedi, lungo pericolosi crinali tra l’Italia e la Francia, o con i passeur ma a causa di gendarmi, pattuglie e droni, sentinelle che controllano anche il valico, spesso vengono fermati o respinti e così non possono far altro che accamparsi lungo le vie della città di confine o chiedere ospitalità alla Caritas che li accoglie e aiuta. "Il fenomeno migratorio non può essere considerato soltanto dal punto di vista dell'approdo ma va considerato in tutti i suoi aspetti: le cause delle partenze che possono essere differenziate tra di loro e, quindi, gestite in maniera diversa, e sull'iter che i migranti fanno" - sottolinea il vescovo Suetta.
Vestiti, scarpe, materassi, pentole, sedie e sporcizia si accumulano così lungo il letto del fiume Roia e le vie della città di confine. La frustrazione che provano per non poter passare il confine spesso sfocia in minacce, risse, furti e, sabato scorso, addirittura, è stato commesso l'omicidio di un nigeriano. Per questo motivo cittadini e commercianti lamentano degrado, sporcizia e poca sicurezza in diverse zone della città, soprattutto in stazione e alle Gianchette, località fortemente frequentate dai migranti. "E' una situazione di grave disumanità e di violazione dei principi umanitari e del diritto umanitario è, perciò, questo incombe sulla comunità internazionale come un problema da affrontare e superare" - conclude il vescovo della diocesi Ventimiglia-Sanremo.