Attualità - 17 ottobre 2023, 12:22

Invasione di mosche a Ponente: ecco perché da settimane se ne vedono sempre di più

Un fenomeno che in Liguria ha interessato principalmente Genova ma non ha risparmiato anche le riviera di Levante e Ponente

Invasione di mosche a Ponente: ecco perché da settimane se ne vedono sempre di più

La Liguria è invasa dalle mosche. Un fenomeno impossibile da non notare e che ha coinvolto principalmente Genova, ma è capillarmente diffuso su tutto il territorio regionale, da Levante a Ponente. Anche la provincia di Imperia non è esclusa e in tanti si chiedono il perché. La motivazione principale, neanche a dirlo, è da ricercare nel grande caldo della scorsa estate e, soprattutto, nel prolungarsi delle alte temperature sino a metà ottobre.

Secondo gli esperti, le mosche sarebbero andate ‘in protezione’ durante l’estate e, per mantenersi in vita nonostante le alte temperature, non avrebbero deposto le uova, operazione che, invece, hanno fatto appena il clima ha concesso loro un ambiente meno ostile. Il tutto ha coinciso con l’autunno quando i predatori naturali delle mosche, principalmente rondini e rondoni, sono già andati via nel loro ciclo di migrazione. E, quindi, i ditteri hanno avuto vita facile nel proliferare e nel diffondersi senza particolari ostacoli naturali. Ed ecco spiegata l’invasione che oggi è impossibile non notare in qualsiasi ambiente all’aria aperta.

Secondo gli esperti il fenomeno si è manifestato anche negli anni passati ma con numeri meno massicci e, quindi, non era così evidente come, invece, lo è stato in questo caldo inizio di autunno 2023. Un’invasione a tratti anche particolarmente fastidiosa anche se, per fortuna, innocua: le mosche comuni, infatti, non sono vettori di malattie e non rappresentano un pericolo per uomini, animali o piante.

Ora, con il previsto abbassamento delle temperature, i numeri dovrebbero iniziare a ridursi per tornare alla normalità. Anche se, siccome le temperature del pianeta sono in costante ascesa, è difficile non ipotizzare un bis nell’autunno del prossimo anno.

Pietro Zampedroni

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