Attualità - 14 ottobre 2023, 07:21

Scuola pubblica in crisi irreversibile? Tavola rotonda del Partito democratico (video)

A Sanremo interventi dell'eurodeputato Brando Benifei e della deputata Irene Manzi. Fulvio Fellegara: "In provincia di Imperia dispersione scolastica del 22 per cento"

Scuola pubblica in crisi irreversibile? Tavola rotonda del Partito democratico (video)

Scuola e Comunità: costruiamo insieme il futuro”, è il tema della conferenza organizzata dal Partito Democratico che si è svolta ieri alla Federazione Operaia Sanremese.

L’incontro ha delineato un quadro della situazione scolastica locale con l’intervento di Fulvio Fellegara, segretario generale della Cgil Imperia, per poi passare a quella nazionale con Irene Manzi, deputata e membro della segreteria nazionale con delega alla scuola, e Brando Benifei, capodelegazione del Partito Democratico in Parlamento Europeo.

LE INTERVISTE

I dati riportati da Fellegara descrivono una crisi che investe la Liguria e con particolare gravità la nostra provincia: mentre la media di dispersione scolastica a livello regionale è intorno all’11 per cento, Imperia ha una percentuale pari al doppio. Per il segretario le cause sono diverse: “L’abbandono non è solo determinato dalle difficoltà delle famiglie, ma c’è anche un problema di edilizia scolastica, di ubicazione delle scuole e di trasporto pubblico locale. Se mettiamo tutto insieme per un ragazzo che abita nell’entroterra andare a scuola diventa una corsa a ostacoli”.

Le basse percentuali di diplomati e soprattutto laureati si ripercuotono anche sui dati riguardati l’occupazione, prosegue Fellegara: “Si ha un aumento dei lavori poveri e dequalificati e dei NEET (la popolazione di età compresa tra i 15 e i 29 anni che non è né occupata né inserita in un percorso di istruzione o di formazione): nel primo semestre del 2023 sono l’11,7 per cento delle nuove assunzioni sul territorio sono a tempo indeterminato, con il 40 per cento di contratti part time, spesso involontari. Per ben il 50 per cento delle assunzioni è sufficiente solo il diploma della scuola secondaria inferiore”.

Infine: “I NEET rappresentano il 25 per cento dei giovani, contro il 14 per cento della media regionale”.

La deputata Irene Manzi ha esposto l’idea di scuola promossa dal Partito Democratico, descrivendo un modello che ha alla base il concetto di comunità: “In questo settore proponiamo di intervenire con il progetto della comunità educante, quella grande alleanza che a fianco delle scuole si può creare con enti locali, parrocchie e terzo settore.

In questo modo si può intervenire e contrastare quei fenomeni di povertà educativa e abbandono scolastico, dando concretamente delle opportunità alle ragazze e ai ragazzi in situazioni di maggiore difficoltà e disagio. Ci sono tanti esempi virtuosi di comunità educanti nel nostro paese, ma non sono omogenee”.

Infine, l’eurodeputato Brando Benifei ricorda l’importanza anche in questo campo di un utilizzo virtuoso dei fondi europei del Pnrr: “Il Piano Scuola del governo è fatto di tagli, di ridimensionamento delle scuole, di perdita di istituti scolastici. Queste perdite potrebbero essere sanate da un migliore utilizzo delle risorse del Pnrr, risorse europee che abbiamo ottenuto con una battaglia politica e che non vanno sprecate.

Potrebbero essere utilizzate per il rimodernamento delle strutture, per investimenti nella scuola sugli strumenti digitali, sulla possibilità di creare nuovi posti di lavoro di qualità.

Queste risorse potrebbero agire per aiutare il governo a prendere un’altra strada che su tanti temi dalla sanità, al lavoro alla scuola è quella di tagliare a spese dei più deboli, negando, in questo caso, il diritto fondamentale all’istruzione”.

Sara Balestra

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