"Imperia Rinasce si dichiara contraria ai Cpr, i centri di permanenza e rimpatrio per i migranti. Si tratta infatti di vere e proprie carceri, di un sistema che priva della libertà persone che non hanno commesso reati e che vengono detenute spesso in condizione di totale degrado", lo scrive il capogruppo Ivan Bracco in una nota inviata alle redazioni.
"Il ministero dell’Interno Piantedosi, dopo la sua visita a Imperia, che è stata anche occasione per un colloquio privato con il sindaco Claudio Scajola, ha espresso la volontà del governo di realizzare un Cpr sul territorio ligure. Dalle dichiarazioni del ministro non sono trapelate altre informazioni sul luogo scelto per il centro, se non che non sarebbe stato a Ventimiglia. Ci chiediamo dunque quale sia la fonte della recente notizia che vedrebbe collocato il Cpr nell’ex caserma Camandone a Diano Castello".
"Ci sorge il dubbio che l’intenzione del governo sia quella di posizionare il centro nella zona di Albenga e non nell’imperiese. Questa ipotesi potrebbe essere confermata anche dalla dichiarazione di Scajola in cui sostiene che si debbano valutare altri luoghi, al di fuori dalla nostra provincia, e forniti di aeroporto e porto, indispensabili in ottica dei rimpatri".
"La diffusione di questa notizia 'incontrollata' potrebbe essere parte di una strategia messa in atto dal centrodestra per un ritorno politico. Questa infatti, porterebbe al duplice risultato di far apparire i nostri politici locali e regionali come 'salvatori' nella nostra provincia, quando verrà ufficializzata la realizzazione del Cpr altrove. Allo stesso tempo non determinerebbe una perdita di consensi gravando su Albenga, una città già poco allineata alla giunta Toti e in cui sono forti le proteste per la questione sanità".
"Chiediamo chiarimenti e ufficializzazioni da chi ha competenza e non notizie di cui è dubbia la veridicità", conclude Bracco.