Domani pomeriggio, al Golf Club degli Ulivi, sarà presentato il progetto di Ance, che riporta d’attualità la funivia tra Sanremo e Monte Bignone, una struttura che è stata inaugurata nel 1937 e che negli ’80 è stata dismessa. Un libro dei sogni che torna d’attualità e, questa volta però c’è l’intenzione di portarlo avanti, lavorando attorno agli sport all’aperto, che potrebbero essere svolti nelle zone di San Romolo e la stessa Monte Bignone o, come era stata ribattezzata all’epoca ‘Sanremo Vetta’.
“Dobbiamo pensare alla funivia – ha detto l’Assessore ai Lavori Pubblici, Massimo Donzella – ha un’idea contagiosa e ad un pensiero ricorrente, pensando al contesto storico in cui venne realizzata. In quell’epoca c’era un sindaco illuminato e visionario che, in soli tre anni riuscì a fare tante cose, compresa la funivia. Con una lungimiranza ed una attualità che sono considerevoli, perché c’era l’idea di ‘Sanremo Vetta’, un po’ come Erice per Trapani, dove costruire alberghi e ristoranti. Addirittura era stata prevista una ferrovia a cremagliera, perché oltre confine c’era a Montecarlo, verso La Turbie. In quei tempi si registrò un grave incidente su quella ferrovia e, quindi, Pietro Agosti decise per la funivia”.
Oggi come potrebbe ‘rinascere’ un’opera come la funivia? Sicuramente con la creazione di un interesse turistico a Monte Bignone con sport all’aperto di vario genere (mountain bike, downhill, trekking ma anche parchi avventura e, perché no, anche sci d’erba) che possano invogliare i villeggianti a trascorrere ore di svago al mare e, in pochi minuti, fare lo stesso ma in montagna.
Molti gli aneddoti della funivia sanremese: “Il Re di allora, Vittorio Emanuele III, la prese per andare a controllare le operazioni di guerra che si svolgevano in Francia, visto che è perfettamente visibile tutto il litorale tra Mentone e le isole Lerains. E, a proposito di guerra, la funivia venne pure bombardata. Dopo il conflitto armato, invece, la funivia servì alla Rai per portare rapidamente tutte le apparecchiature necessarie alla prima trasmissione televisiva del Festival di Sanremo”.
Sempre in tema di storia dell’impianto, la società che lo gestiva (Cif) fallì il 14 maggio del 1963, quando iniziò la gestione diretta del Comune che terminò con la chiusura della funivia nel settembre del 1981.
Parlando dei giorni nostri, poco meno di un anno fa nel corso di un incontro con l’Ance, l’Assessore Donzella ha chiesto all’associazione di regalare al Comune un progetto: “Sarà importante – prosegue Donzella – trovare la possibilità di finanziarlo e la presenza del vice Ministro Edoardo Rixi di domani pomeriggio, dimostra la vicinanza del governo”.
Il comune, da anni ha previsto nel Puc le ipotesi di costruzione della funivia e, con l’idea del benessere e i modi di vivere, è stato deciso di aumentare dal 10 al 40% le cosiddette ‘superfici accessorie’ delle costruzioni. Un modo per far vivere al meglio le strutture esterne: “Molte persone cercano zone aperte – dice Donzella – e, mentre notiamo già oggi che c’è grande interesse su San Romolo, dove l’autrice di Geronimo Stilton, Elisabetta Dani, ha acquistato diversi ettari nella frazione matuziana per creare una vera e propria fattoria. Una notizia che ovviamente ci inorgoglisce ma che conferma l’interesse turistico per il nostro entroterra”.
Il progetto della funivia sarà sicuramente importante, ma servirà anche il rilancio di ‘Sanremo Vetta’, creando a sistema un circuito virtuoso, che leghi la pista ciclabile e l’intero territorio all’entroterra. La conferma arriva dal progetto, che prevede le cabine già predisposte per il trasporto delle biciclette. Il progetto della funivia vuole andare verso la mobilità green, con l’utilizzo eventuale di energia elettrica rinnovabile.
C’è già un’idea per creare delle strutture ricettive a San Romolo o Monte Bignone? “Bisogna pensare ad attività legate alla natura – risponde Donzella – anche oltre gli sport della bicicletta e del trekking, pensando a discese in monorotaia o altri modi di vivere la montagna. Magari pensando alle strutture ricettive più a San Romolo che in vetta”.
Nel progetto è previsto un parcheggio alla partenza prevista del golf? “Al momento c’è solo la funivia – risponde Donzella – ma è chiaro che attorno alla struttura sportiva ci sono spazi ed ipotesi collegati all’eventuale impianto di risalita”. C’è già un’ipotesi di costo? “Si parla di circa di 10 milioni per la realizzazione”. Potranno essere utilizzate alcune delle strutture esistenti e rimaste dalla vecchia funivia? “Molto difficile, visto che si tratta di costruzioni obsolete”. Al momento non è ancora stata fatta un’ipotesi sulla durata dei lavori.