Parte dalla Liguria, esattamente da numerose città da Ponente e Levante, una serie incredibile di documentari che attraverseranno il mondo, in collaborazione con una famosa agenzia di promozione documentarista e di animazione. I primi due documentari partiranno da Ventimiglia e Bordighera, per poi continuare lungo la costa e l'entroterra, inserendo un progetto di api urbane all'interno del nostro territorio.
"Visiteremo gli apicoltori delle Barene di Venezia e l’oro di Alessandro Magno. Un viaggio emozionante tra le incantevoli Barene di Venezia e il prezioso legame con l'antichità rappresentato dal miele, definito 'oro', di Alessandro Magno. Questo straordinario progetto documentaristico è stato realizzato con passione dall'associazione Odv 'La Bambina che danza con le api'. Il suo obiettivo è valorizzare le piccole realtà liguri e italiane, promuovere l'importanza dell'educazione sugli insetti impollinatori e avvicinarsi agli umili apicoltori all'estero attraverso gli occhi sinceri di due bambine, le quali, grazie ai loro genitori, hanno appreso l'arte dell'apicoltura" - racconta Flavio Gorni, un genitore di una delle due bambine protagoniste - "Questo viaggio mira a farci comprendere quanto sia fondamentale la biodiversità nel nostro mondo. Attraverso una collaborazione con apicoltori autoctoni, intendiamo creare, in numerose città italiane, spazi per l'allevamento di api urbane. Vogliamo liberare le zone urbane dalla presenza di pesticidi nocivi e promuovere una rinascita della floricoltura. Il nostro scopo è quello di preservare e proteggere la bellezza della natura che ci circonda, garantendo un futuro migliore per tutti. Questo progetto è stato realizzato attraverso gli anni, con la consulenza ed esperienza importante di piccoli apicoltori, i quali, notando il cambiamento climatico, facevano riferimento al comportamento degli insetti impollinatori. Il calore produceva meno nettare e le api, nate milioni di anni prima di noi, operavano diversamente per contrastare gli effetti del cambiamento climatico per quanto possibile".
"L'idea, nata dall'associazione, è stata di trasmettere alla gente attraverso documentari di qualità con la consulenza di professionisti, o membri dell'associazione stessa, l'importanza di realizzare uno o più film-documentari partendo dalle cittadine della Liguria, coinvolgendo le scuole e i giardini botanici, inserendo arnie e fornendo gli strumenti necessari per mantenere le api con cura, prestando attenzione sia agli insetti invasori che alle malattie, come parassiti e virus. Questo progetto è stato documentato e continua ad essere portato avanti con costanza dall'associazione 'La Bambina che danza con le api'. Due bambine, preparate dall'insegnante Cristina Valente, simuleranno in ogni luogo la danza delle api. Un ballo divertente, ma soprattutto istruttivo, collegato alla comunicazione che le api svolgono quotidianamente tra di loro, interagendo tra loro come se parlassero" - fa sapere - "Le bambine, accompagnate dallo staff tecnico e dai genitori, incontreranno i piccoli apicoltori, ponendo domande ma, soprattutto, ascoltandoli e visitando le api, che non sempre saranno poste all'interno delle arnie, ma anche tra le rocce o gli alberi. Viaggeranno non solo in luoghi particolari dell'Italia, partendo sempre da città liguri, ma visiteranno anche nazioni nel mondo, per conoscere l'apicoltura e il rispetto della biodiversità. Questo progetto ha un obiettivo importante: insegnare all'umanità non solo a salvare gli impollinatori, ma a imparare dalla natura, le api stesse, nate milioni di anni prima di noi, a insegnarci la strada per salvare la nostra terra. Macedonia, Grecia, Turchia, Finlandia, Ucraina, Spagna, Germania, Canada, Stati Uniti, Messico, Francia, Moldova, sono solo alcune delle tappe in cui le bambine si recheranno, per scoprire la validità dell'insegnamento delle api urbane e per valorizzare e sensibilizzare la protezione delle api, cambiando i nostri stili di vita che lentamente stanno distruggendo un patrimonio che, attraverso l'impollinazione, genera almeno l'80% del cibo che mangiamo, anche indirettamente".
"I documentari sono studiati per le nuove generazioni, ma sono altrettanto importanti per gli adulti e gli enti pubblici, come i comuni, che nel loro piccolo possono contribuire a cambiare il nostro territorio. Il materiale utilizzato è professionale, e in ogni viaggio saremo accompagnati da giornalisti iscritti all'associazione, per promuovere e sensibilizzare i nostri viaggi. Lo scopo è rendere il video visibile non solo attraverso la televisione, ma anche attraverso produzioni cinematografiche. Nel frattempo, visiteremo i luoghi meravigliosi della Liguria principalmente, e dell'Italia, attraverso gli occhi dei bambini. Il 10 ottobre si svolgeranno i primi due viaggi ma i primi due documentari passeranno dal Veneto per concludersi in Macedonia del nord, precisamente nel comune di Lozovo. Una delle città di partenza è Bordighera, meravigliosa per il suo passato di storia inglese, mentre l'altra è Ventimiglia, città storica e conosciuta per la sua importanza dai tempi di Roma. Infine una delle due bambine, Nicole, partirà da Seborga, conosciuta nel mondo per la sua storia della continua ricerca a riconoscimento di Principato. La 'Principessa', infatti, ha consegnato a Nicole un importante braccialetto antico da consegnare alla signora Muratova, in Macedonia, famosa per il suo film documentario che è stato candidato a ben due premi oscar, 'Honeyland'. Gli altri viaggi proseguiranno a dicembre e promuoveranno oltre all'aspetto principale della biodiversità, altre città della Liguria, d'Italia e del mondo" - conclude - "Si ringrazia la meravigliosa equipe composta da professionisti che in questo caso si sono dedicati esclusivamente al volontariato per sensibilizzare la biodiversità attraverso le api. Ciro Cortellessa reporter internazionale, Marco Perra, sino ad arrivare al regista/sceneggiatore Flavio Gorni, con comprovate esperienze di viaggi umanitari nei paesi del terzo mondo dall'età di 18 anni con la passione per la natura, le coltivazioni e le riprese cinematografiche".
(Foto di Flavio Gorni)