A margine dell’inaugurazione della ‘Panchina arcobaleno’ alla sede della Cgil di via Pallavicino a Sanremo, abbiamo fatto il punto della situazione sulla comunità Lgbtq+ nella nostra provincia, anche dopo le ultime due feste ‘pride’ che si sono svolte a Sanremo.
Lo abbiamo fatto con Marco Antei, presidente di Mia Arcigay della nostra provincia: “In questi ultimi tempi riceviamo un sempre più numero crescente di aderenti alla comunità e che sono immigrati. Non è un caso visto il crescente loro numero, anche in funzione del blocco navale che non c’è stato. Il tutto in linea con i ‘valori cristiani’ dell’attuale governo. Noi abbiamo delle difficoltà in più per le molte richieste che riceviamo”.
Molti profughi, tra l’altro, arrivano da paesi dove l’omosessualità è bandita duramente rispetto al nostro: “Abbiamo molti cittadini del Bangladesh o del Pakistan, dove si rischia anche la condanna a morte se si è scoperti omosessuali e ci sono tante testimonianze pesanti in merito”.
Quale il futuro per l’inclusione in provincia e in Italia in generale? “Sono sicuro che le cose miglioreranno – termina Antei – ed è solo una questione di tempo. La tendenza è quella di seguire i nostri vicini europei o comunque del mondo occidentale. Arriveremo anche noi al matrimonio egualitario ed all’adozione del figlio del partner o all’adozione di bambini per le coppie omosessuali. Sono certo che arriveremo anche ad una Legge contro l’omofobia e quanto serve in merito nel nostro paese”.