Politica - 11 settembre 2023, 14:34

Sanremo: in parlamento un emendamento per fare ordine sul caos ‘Antenne selvagge’,

Il Consigliere sanremese M5S Roberto Rizzo: "Bene il regolamento comunale, ma servono maggiori tutele per il cittadino da parte del governo e dagli enti territoriali”

Roberto Rizzo

Roberto Rizzo

Il Comune di Sanremo si è dotato di un Regolamento per mettere ordine ma il documento  è tardivo e non risolve le concentrazioni di ripetitori già esistenti nel lungo periodo per la salute e i cittadini di Sanremo sono sempre più preoccupati dal sorgere di antenne per telecomunicazioni nei centri abitati, soprattutto delle frazioni, percepite come un pericolo. Per evitare che possa ripetersi altrove in Italia il ‘caso antenne selvagge’ che si sta verificando a Sanremo e per il quale è in corso una controversia amministrativa tra i cittadini che si sentono danneggiati dalle nuove antenne installate nella frazione di Coldirodi e le ditte che intendono metterle in funzione, il MoVimento 5 Stelle ha presentato in Senato un emendamento al Decreto ‘Asset e investimenti’.

Il Consigliere sanremese M5S Roberto Rizzo, previo confronto con gli avvocati che seguono il contenzioso per l'enorme antenna installata a pochi metri dal centro abitato, ha elaborato assieme ai Parlamentari liguri M5S Roberto Traversi e Luca Pirondini una modifica alla legge n. 36 del 2001, da presentare in sede di emendamenti in occasione dell’esame del Decreto sulle attività economiche e finanziarie e gli investimenti strategici.

Con la proposta di intervento normativo in materia di installazione di stazioni radio base si vuole rendere obbligatorio (e non più solo facoltativo) per tutti i Comuni la redazione di un regolamento che individui le aree preposte all’installazione di stazioni radio. I gestori perciò potranno presentare le istanze soltanto nelle aree individuate e in tal modo i Comuni si assumeranno la responsabilità urbanistica di perimetrare le installazioni a tutela degli interessi paesaggistici e ambientali dei cittadini.

Per Roberto Rizzo “si tratta di una misura importante che ci auguriamo che il Parlamento approvi, perché è inaccettabile che i cittadini non siano tutelati dalle proprie Amministrazioni e debbano difendere da soli gli interessi paesaggistici, ambientali e, non ultimo, il diritto alla salute”.

C.S.

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