Politica - 04 settembre 2023, 20:10

Ventimiglia: scontro tra maggioranza e opposizione sul caso Ventrella, approvata la pratica con Scullino contrario

Il consigliere rientra in assise. Quattro consiglieri di opposizione si astengono mentre Scullino vota contro e presenta una memoria al Segretario generale

Ventimiglia: scontro tra maggioranza e opposizione sul caso Ventrella, approvata la pratica con Scullino contrario

E’ tornato in Consiglio comunale il caso della causa di incompatibilità alla carica di consigliere comunale di Franco Ventrella che, al termine della discussione è rientrato nell'assise dopo la rimozione della sua incompatibilità.

Il dirigente dell’Area Amministrativa e Finanziaria ha, infatti, proposto al Consiglio comunale una deliberazione che prende atto della potenziale condizione di incompatibilità alla carica di consigliere comunale di Franco Ventrella, vista l’esistenza di una lite pendente, che ha promosso insieme ad altri 52 cittadini, verso il Comune e la Regione Liguria e nei confronti di Talea Spa e Coop. Liguria. 

Questa sera è stato confermato che il Consigliere Ventrella ha rinunciato alla causa e, come evidenziato dal segretario generale del Comune “Ci troviamo di fronte a un consigliere che rientrava tra i cittadini che hanno presentato il ricorso contro il nuovo supermercato. La causa ha visto la sentenza dopo la tornata elettorale e dopo la convalida degli eletti e, quindi, attivata la procedura prevista, come detto dal Presidente del Consiglio, il consigliere Ventrella ha sistemato la situazione con il proprio legale. Ha anche presentato una memoria in merito e, il 30 agosto attraverso il suo avvocato, ha presentato una dichiarazione di rinuncia al ricorso e alla partecipazione ad un eventuale appello. Viene chiesto al Consiglio comunale di esprimersi sulla possibilità di proseguire le sue funzioni”.

Sul caso è subito intervenuto il Consigliere di opposizione ed ex sindaco, Gaetano Scullino: “L’incompatibilità e una dichiarazione falsa c’è e che conferma che Franco Ventrella non poteva veder convalidata la propria elezione. Ed ora anche i legali che mi assistono, mi confermano che la situazione rimane non chiara. Consegno una missiva nella quale viene confermato che, di fatto, il Consigliere Ventrella è ancora all’interno del ricorso con la moglie”.

Questo il testo della lettera: ‘Ritengo che al Sig. Ventrella non dovesse essere concesso di rimuovere la causa di incompatibilità, visto che esisteva già al momento della surroga, perciò, a tutto concedere, avrebbe dovuto farlo entro 10 giorni da quel momento, Se avesse dichiarato il vero. Sennonché ha reso una dichiarazione mendace e ciò, a mio avviso, comporta l'applicazione dell'art. 75 dpr 445/2000, se non a cura degli Uffici, perlomeno da parte del medesimo organo che lo ha convalidato, cioè questo Consiglio Comunale. Comprendo la necessità di predisporre una difesa per eventuali conseguenze in altra sede e sotto questo aspetto auguro buona fortuna al sig. Ventrella. Per ciò che invece interessa questa sera mi pare il caso di sottolineare che un qualsiasi cittadino, quando rende un'autodichiarazione, si assume la responsabilità di ciò che scrive. A maggior ragione un cittadino che aspira a ricoprire la carica di Consigliere Comunale dovrebbe essere in grado di comprendere ciò che fa, sia quando si fa promotore di un'iniziativa giudiziaria contro il Comune, sia quando dichiara di non averla promossa. Se non bastasse il sig. Ventrella non ha ancora rimosso la causa di incompatibilità, non essendo all'uopo sufficiente una rinuncia priva delle formalità richieste dal codice del processo amministrativo, tanto è vero che è tuttora parte, insieme alla moglie (l'uno contumace, l'altra costituita), nel giudizio di appello pendente dinanzi al Consiglio di Stato, come si evince dall'ordinanza sospensiva del 31.08.2023. Chiedo che venga messo agli atti il parere che consegno al Segretario Generale, unitamente all’ordinanza ed a questa mia dichiarazione’.

Non sono mancate le difese dei Consiglieri di maggioranza, in particolare Franca Buonadonna, che non le ha mandate a dire a Scullino: “Dobbiamo pensare al nostro impegno per la città e non gettare fango sulle persone, come è stato fatto nell’ultimo mese”.

Gabriele Sismondini: “Non nascondo un po’ di confusione sulla situazione, che è di carattere politico e non personale sia chiaro, e pur credendo nella buna fede di Ventrella, non penso di votare favorevolmente la pratica. Mettiamoci impegno e dimostriamo alla città di affrontare le pratiche nel modo giusto”. Sulla stessa linea Cristina D’Andrea: “Mi asterrò – ha detto – e, seppur senza nessun personalismo, il problema c’era e lo avevo chiesto nel corso del primo consiglio comunale. Mi sembra ridicolo continuare su questo tema e spero di chiuderla qui perché Ventimiglia ha argomenti più importanti da discutere”.

Tiziana Panetta: “Io non ne faccio una questione personale ma, come emerso in Commissione, la prendo come una questione professionale. Non posso prestarmi alla situazione e per questo mi allontanerò al momento del voto. Noi dobbiamo esprimerci sulla rimozione o meno della incompatibilità ma la rinuncia al ricorso non è possibile oggi, con la sentenza già emessa”.

Vera Nesci (PD): “Rimane un problema di carattere politico e la decisione è nelle mani del Consigliere Ventrella, non soltanto verso i propri elettori ma anche nei confronti del Consiglio comunale e della maggioranza. Per questo ci asterremo ma riteniamo che sia compito della maggioranza prendere una decisione in merito”.

Al termine la pratica è passata con il voto favorevole della maggioranza (9), l’astensione di quattro Consiglieri di opposizione e quello contrario di Gaetano Scullino. Ventrella è quindi rientrato in Consiglio.

Carlo Alessi

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