Sanità - 02 settembre 2023, 09:00

Nervo Vago: importante protagonista della nostra salute psicofisica

I consigli di Nutrigenomica di Simona Oberto

Nervo Vago: importante protagonista della nostra salute psicofisica

Come è complesso ed esigente l'essere umano! Sempre insoddisfatto e in conflitto con sé stesso e con il mondo intero. Così contraddittorio e incoerente nelle sue scelte. Desideroso di alimentare il proprio ego, cerca, quasi sempre, di raggiungere obbiettivi irraggiungibili.

Così poco attento alle necessità altrui e alle richiese d'aiuto, chiude gli occhi, preferisce non vedere, non sentire, finge di non capire. Nasconde nelle parti più recondite del proprio inconscio tutto ciò che lo infastidisce, lo turba o va ad intaccare i fragili equilibri su cui ha fondato la sua esistenza: le sue abitudini, la sua routine quotidiana, le sue convinzioni, in poche parole i suoi rigidi schemi mentali. Non si accorge di quanto il suo comportamento errato può avere un effetto negativo sulla sua persona e “finge” di non sentire la sua mente che, attraverso le somatizzazioni, urla e si lamenta, trascinata sempre più in uno stato di disordine, disarmonia e follia!

E così, con la mente squilibrata, il corpo inevitabilmente si ammala e si indebolisce, andando ad esaurire tutta la sua energia vitale. Ed è proprio la “sofferenza” della mente che andrà ad alimentare, prima i disturbi acuti e funzionali e poi le patologie vere e proprie, soprattutto quelle croniche che non hanno una causa fisica tangibile, ben individuabile, in quanto traggono origine da una normale funzione corporea che senza motivo apparente, comincia a comportarsi in modo anomalo. Stiamo parlando delle malattie psicosomatiche, le malattie più diffuse e invalidanti della nostra epoca.

La verità è che la mente, molto sotto pressione, scarica sul corpo ciò che non è in grado di gestire e lo fa attraverso strutture specifiche come, ad esempio, il nervo vago o pneumogastrico. E’ il 10° nervo encefalico ed è una struttura fondamentale della sezione parasimpatica del sistema nervoso autonomo.

Tale nervo fuoriesce dal midollo allungato e arriva fino all'addome, passando per il collo e per il torace. Esso dirama verso gli organi principali del corpo umano (laringe, faringe, trachea, cuore, polmoni) e buona parte dell'apparato digerente. Dal plesso gastrico posteriore, si staccano altre sue fibre nervose che vanno ad innervare, formandovi nuovi plessi, le ghiandole surrenali, i reni, la milza, il fegato e la prima metà dell'intestino crasso. Ogni emozione passa attraverso di lui.

Questo è il motivo per cui una brutta notizia può farvi passare completamente la fame, provocarvi uno svenimento, chiudervi a pugno lo stomaco o indurvi una improvvisa colica. Il nervo vago è di fondamentale importanza per il benessere dell'organismo. Infatti, contribuisce a stimolare la produzione dell'acido gastrico; regola le diverse attività della colecisti; regola i movimenti dello stomaco e dell'intestino durante la digestione.

Inoltre, è interessato nei movimenti di restringimento dei bronchi e nel rallentamento della frequenza cardiaca. Quando, a causa dell’eccessivo stress e degli scompensi psicoemotivi, la sua funzionalità è compromessa, insorgono sintomi che possono coinvolgere diverse parti del corpo con intensità variabile: acidità di stomaco; cefalea; cervicale; tachicardia e vertigini; formicolii e intorpidimento; sudorazione e nausea; abbassamento della pressione fino al vero e proprio collasso. I disturbi nella funzionalità del nervo vago possono causare la sindrome vagale, che si manifesta con un rallentamento della sua efficienza. E questo può comportare un aumento del rischio di ansia e depressione, in quanto la sua errata stimolazione influenza il tono dell'umore. Esiste infatti una stretta correlazione tra questo specifico nervo e tutta la sfera psico-emozionale. Come?

Dovete sapere che il sistema nervoso è costituito da due sistemi "opposti" che inviano costantemente informazioni al cervello. Da una parte, il sistema nervoso simpatico prepara all'azione, basandosi principalmente su ormoni come l'adrenalina e il cortisolo.

Dall’altra, il sistema nervoso parasimpatico (di cui fa parte il nervo vago) interviene nella fase di riposo e di rilassamento e utilizza ormoni come l’acetilcolina. che diminuisce la frequenza cardiaca e la pressione sanguigna, in modo che gli organi funzionino più lentamente. Quando siamo sottoposti a situazioni stressanti che si reiterano nel tempo, il sistema nervoso simpatico si “iper eccita” e, non riuscendo a disattivare la risposta fisiologica che lo innesca, parte lo stato d’ansia generale che viaggia attraverso due vie principali: l'asse ipotalamo-ipofisi-surrene e l’asse cervello-intestino. A questo punto, il cervello risponde allo stress e all'ansia aumentando la produzione degli ormoni dello stress come il cortisolo e l’adrenalina, che agiscono come soppressori del sistema immunitario e precursori infiammatori. Ecco perché, quando siamo sotto stress ci ammaliamo più facilmente e si acutizzano i sintomi infiammatori.

Inoltre, lo stress e l'ansia cronici causano un aumento del glutammato nel cervello, un neurotrasmettitore che, se prodotto in eccesso, provoca emicrania, depressione e ansia. Si crea insomma un circolo vizioso da cui è difficile uscire, perché l’effetto andrà addirittura ad alimentare la causa! Avrete capito che lo stress può provocare infiammazioni anche di strutture come il nervo vago, il cui alterato funzionamento porterà a sintomi come vertigini, problemi gastrointestinali, aritmie, difficoltà respiratorie e risposte emotive squilibrate.

Il passaggio è semplice: poiché il nervo vago non è in grado di attivare il segnale di rilassamento, il sistema nervoso simpatico si manterrà attivo e questo farà sì che la persona, non riuscendo più a gestire l’eccesso di ormoni in grado di alterare il tono dell’umore, inizierà a soffrire di ansia, depressione e alterazioni fobiche, il tutto accompagnato da bassi livelli di dopamina e serotonina. Ma gli scompensi non riguardano solo la sfera psicoemozionale, ma anche quella organica e metabolica. Ad esempio, non è raro osservare alterazioni della pelle come gli eczemi, le dermatiti, la psoriasi in soggetti stressati e ansiosi. O la comparsa di malattie infiammatorie intestinali gravi su base ansiogena come le retto-coliti ulcerose o le gastriti in cui si osservano atrofia delle ghiandole, riduzione di elasticità, ulcerazioni e perdita di mobilità delle mucose.

Malattie create anche dalle frustrazioni della nostra mente, che non riuscendo più a tenere sotto controllo gli aspetti più importanti della nostra vita, si sfoga a volte in maniera devastante. Le malattie psicosomatiche sono in continuo aumento, mentre gli ambulatori medici sono affollati di persone che, sentendosi tutto il peso della malattia, si rivolgono al medico con la speranza, ma più spesso con la pretesa, che gli venga prescritta una cura efficace, veloce, possibilmente indolore, per potersi ributtare nelle proprie abitudini sbagliate, così difficili da abbandonare! Sappiamo di sbagliare, ma non facciamo assolutamente nulla per cambiare, anzi facciamo finta di non sentire, di non capire, perchè il nostro unico intento non è quello di curare il nostro disturbo partendo dalla causa iniziale, ma di eliminare il più velocemente possibile il nostro fastidiosissimo sintomo, abusando di farmaci e droghe.

Oppure, senza un briciolo di buonsenso seguiamo diete ipocaloriche disordinate, sbilanciate, pericolose se non addirittura devastanti per il nostro equilibrio fisiologico: eliminiamo “cibi” a seconda della dieta pubblicizzata in quel momento o utilizzando integratori, senza conoscerne i costituenti e i principi attivi, o i reali vantaggi e svantaggi che possono apportare al nostro organismo. E' così ci ritroviamo più malati, più stressati di prima, convinti che la sfortuna ci abbia preso di mira, senza renderci conto che i soli responsabili delle nostre sofferenze siamo noi.

Non esiste una ricetta magica della salute. Bisogna impegnarsi, seguendo la logica e il buon senso, la coerenza e l’equilibrio, armandosi di volontà, apertura mentale, disposizione al cambiamento e soprattutto di “consapevolezza”. Vi siete mai chiesti perché, pur sapendo che una cosa vi fa male, continuate a farla?

Perché, pur sapendo che un cibo è pieno di sostanze tossiche, continuate a consumarlo? Perché, pur sapendo che le droghe distruggono le vostre cellule continuate a farne uso? O perché continuate a buttarvi nelle relazioni sbagliate? La risposta è: perché non vi amate abbastanza e questo vi rende frustrati, insoddisfatti, arrabbiati e delusi.

Se solo riusciste a vedere quanto sono sofferenti le vostre cellule e quanto sono in difficoltà i vostri organi, ogni qual volta ingurgitate un cibo spazzatura o fate uso o abuso di qualche sostanza chimica. Se solo riusciste a vedere quanto la vostra infelicità vada a coinvolgere ogni vostra struttura corporea. Forse riuscireste a capire che alla base di tutto c’è una mente incapace di vedere le cose per quello che sono. È semplice! Una mente equilibrata dice: “Fa male, non lo faccio. È sbagliato, allora cambio”.

È importante iniziare ad agire con buon senso, alla ricerca dell’unico vero dono che conta: la salute. Grazie alla quale potreste eccellere in ogni campo, a qualsiasi livello, in qualsiasi contesto, perché una persona sana non potrà che esprimere al massimo tutte le sue potenzialità, imparando dagli errori ed esplorando, senza paura, tutte le possibilità di cambiamento volte al miglioramento.

Redazione

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