Anche in provincia di Imperia vi sono i cani bagnino. Scott ed Elly, due golden retriever, entrano in azione, insieme ai loro conduttori Fabrizio e Alessia, per salvare e soccorrere persone in difficoltà in acqua, sia al mare che nei fiumi o nei laghi. Purtroppo sono molto pochi, al momento, i cani che sono addestrati per svolgere questo delicato e importante compito. "Mancano cani e conduttori" - dichiara Loredana Zanini, volontaria Ancass (associazione nazionale cinofila assistenza salvataggio e soccorso) - "Per educare ed addestrare un cane ci vuole molto tempo e passione. E' una cosa che bisogna fare settimanalmente e, perciò, non tutti hanno la possibilità o possono dare la loro disponibilità per farlo".
In estate gli amici a quattro zampe delle unità cinofile da salvataggio in acqua sono a supporto in spiaggia al servizio di assistenza bagnanti. "Il loro obiettivo è quello di nuotare fino al bagnante che chiede aiuto, per poi vegliare su di lui e portarlo a riva, sia nelle brevi che nelle lunghe distanze. Fanno supporto fisico al soccorritore per questo, è importante che si stabilisca una forte connessione tra conduttore e cane bagnino, poiché insieme collaborano per aiutare e recuperare l’infortunato o la persona in difficoltà in acqua" - spiega Alessia, conduttore di Elly - "Bisogna seguire un corso specifico, una parte riguarda il conduttore, un'altra parte riguarda il cane e poi vi è una parte che si fa in sinergia. Il conduttore deve conseguire il brevetto da bagnino. Il cane segue un percorso di educazione base, di obbedienza e di tecniche di salvataggio che impara a seguire nel corso del tempo con il suo conduttore in un contesto acquatico. Si lavora in coppia e il cane si fida ciecamente del suo conduttore".
Per unità cinofila si intende il binomio cane-conduttore. "Con i cani usiamo il rinforzo positivo e la relazione" - sottolinea Helene de Vincenti, vice istruttore - "Usiamo il bocconcino per insegnare al cane una memoria muscolare. Lavoriamo molto sulla relazione perché una base di fiducia è fondamentale per creare collaborazione. Se non ci sono sintonia e armonia tra i due le cose non potranno mai funzionare".
Il primo soccorso può essere fondamentale anche per salvare la vita di un cane, soprattutto se si trova in una situazione di grave pericolo, ad esempio in caso di arresto respiratorio o circolatorio. "In caso di emergenza allertare i soccorsi ma vi sono anche manovre di soccorso veterinario che si possono mettere in atto, se uno le sa fare, per salvare la vita di un cane" - mette in evidenza la veterinaria Monica Scannicchio - "Valutare lo stato di coscienza, la respirazione, la presenza del polso e in caso fossero assenti si può procedere con il massaggio cardiaco che è diverso per un cane di taglia grossa, piccola o per un cucciolo".