Attualità - 29 agosto 2023, 07:11

Tanti uccelli migratori all'Oasi del Nervia, avvistati cicogne e aironi tra Camporosso e Ventimiglia (Foto)

Centinaia di esemplari di almeno 50 specie diverse di uccelli scelgono l'area protetta per riposare

Tanti uccelli migratori all'Oasi del Nervia, avvistati cicogne e aironi tra Camporosso e Ventimiglia (Foto)

Tre cicogne e 34 esemplari di cinque specie diverse di aironi sono solo alcuni dei tantissimi uccelli che in questi giorni sono stati avvistati all'Oasi del Nervia, tra Camporosso Mare e Ventimiglia.

Da giovedì mattina, per esempio, tre cicogne hanno deciso di 'soggiornare' nell'area protetta del Nervia. "Questi eleganti uccelli migratori sono stati visti altre volte nella nostra zona, ma per la prima volta hanno scelto quest'area protetta per riposarsi dal loro lungo viaggio. È, infatti, molto difficile che questa specie sosti in quest'area e di solito la si vede solo sfilare alta in cielo, ma le alte temperature e la scarsità d'acqua in altri luoghi devono averla indotta a fermarsi" - racconta Andrea Floris dell'Oasi del Nervia - "Questi uccelli sono, infatti, migratori di lungo raggio, ovvero compiono delle migrazioni che possono interessare anche diverse migliaia di chilometri e la loro vita di solito è divisa tra due continenti, quello africano e quello europeo, anche se si registrano areali di nidificazione anche nel continente asiatico. Probabilmente sono gli stessi tre esemplari che sono stati avvistati qualche giorno fa nel savonese e stanno, quindi, seguendo la linea di costa verso ovest. Uno di questi esemplari ha anche un anello di riconoscimento di origine svizzera, applicato per scopi scientifici e dalla cui lettura si è potuto risalire alla storia di questo animaleDopo essersi riposate e rifocillate per due giorni nell'Oasi, sono ripartite per il loro viaggio e in 48 ore hanno raggiunto Fano, nelle Marche, compiendo uno sforzo fisico enorme".

Sono tante le specie di uccelli migratori che in questi giorni hanno deciso di fermarsi nell'Oasi del Nervia dopo aver percorso centinaia di chilometri in volo. "Agosto è un mese di intensa migrazione per gli uccelli trans-sahariani, cioè per quelli che vanno a svernare a sud del Sahara dopo aver nidificato in varie parti d'Europa. Sulla costa del ponente ligure assistiamo, quindi, a questo interessante passaggio di molte specie diverse e le foci di fiumi e torrenti sono i luoghi più adatti per assistervi perché è proprio qui che gli uccelli fanno sosta per trovare acqua, cibo e rifugi per riposarsi. In questi ultimi giorni all'Oasi del Nervia abbiamo contato centinaia di esemplari di almeno 50 specie diverse" - fa sapere Floris - "Giornalmente ci sono decine e decine di specie di animali migratori che si fermano nella pozza d'acqua che si è formata in questo periodo di siccità dove si trovano limo, sabbia e melma. Fra i più interessanti e rari hanno fatto bella mostra di sé tre cicogne bianche (Ciconia ciconia) attirando l'attenzione sia dei passanti che degli appassionati birdwatcher ma vi sono anche aironi, una decina di specie di limicoli, quei piccoli uccelli come il cavaliere d'Italia, il piovanello e il voltapietre, che cercano cibo nel fango e nell'acqua bassa, corrieri, la pantana, il piro piro piccolo, diverse specie di anatre selvatiche, fra le quali moretta, mestolone e alzavola, oltre ad altri uccelli acquatici come il martin pescatore e molti aironi, fra i quali la garzetta, la nitticora e l'airone bianco maggiore. L'altro giorno sono stati avvistati 34 esemplari di cinque specie diverse di aironi, un record. Moltissime di queste specie sono di grande interesse di conservazione perché minacciate dalla perdita di habitat e dal riscaldamento globale. È importante notare che anche una piccola area protetta come l'Oasi del Nervia svolge un ruolo essenziale per la loro conservazione e per la tutela della biodiversità a scala continentale. Le diverse specie si stanno fermando all'interno dell'oasi e, quindi, si possono ammirare dal ponte. Dovrebbero fermarsi anche sulla spiaggia ma al momento non è possibile a causa dei tanti bagnanti che fanno rumore o disturbano e, perciò, non riescono a fermarsi nel loro naturale habitat".

"La presenza di questi animali all'Oasi del Nervia ci suggerisce che aree umide come questa sono fondamentali per la salvaguardia della biodiversità e ci fanno capire che lo status di 'Oasi' è più che appropriato. Senza aree protette come l'Oasi del Nervia, con queste precise caratteristiche naturali, questi animali vanno incontro ad un destino molto incerto. Questo è un patrimonio del nostro territorio ed è compito di tutti contribuire a tutelarlo" - sottolinea Floris - "Le varie specie presenti si possono osservare, anche a occhio nudo, affacciandosi dal ponte. Si prega, perciò, di passare sul ponte in modo silenzioso, senza recare disturbo agli animali, e avere rispetto di tutta l'area protetta".

Elisa Colli

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