In una provincia sull'orlo di una crisi di nervi la notizia del giorno è che la prefettura avrebbe mandato le autobotti a Dolcedo per non lasciare all'asciutto un plenipotenziario tedesco: il ministro della Salute Karl Lauterbach, proprio quello che non più tardi di un mese fa ha dichiarato: "Il turismo in Italia non ha più futuro, fa troppo caldo".
Un gesto di cortesia apprezzabile se non fosse che altrove, vedi Diano San Pietro, dove il sindaco lamenta un totale abbandono da parte del prefetto, le autobotti non sono mai arrivate.
Una vicenda che ha comunque del kafkiano.
Sulla costa i sindaci co n inviti ed ordinanze hanno chiesto un uso responsabile della risorsa idrica e talora invitato, come nel caso di Imperia, a non usare l'acqua potabile nella fascia notturna per consentire di rifornire le frazioni, vedi per esempio, Montegrazie ancora senza acqua.
Nell'entroterra, sia chi è servito da Rivieracqua, sia chi è autonomo, è spesso alla disperazione.
Pur concentrando energie fisiche, spesso volontarie, e le scarse risorse economiche a disposizione, nei paesi spesso le lacrime, di rabbia, si asciugano con il fazzoletto, perché l'acqua non c'è, neanche per lavarsi la faccia.
Ci auguriamo che comunque che il ministro teutonico abbia trascorso un piacevole soggiorno nelle nostre terre.
I tedeschi, come i tanti turisti stranieri, sono i benvenuti. Perché i tempi in cui oltre all'acqua si prendevano tanto altro sono per fortuna molto lontani.