Eventi - 17 agosto 2023, 16:18

Il soldato dimenticato torna ad Andagna, con Claudio Restelli una storia della Valle Argentina

Metti una sera ad Andagna. Domani sera. Per la precisione alle nove. Nella rinnovata Piazza Niella.

Il soldato dimenticato torna ad Andagna, con Claudio Restelli una storia della Valle Argentina

Metti una sera ad Andagna. Domani sera. Per la precisione alle nove. Nella rinnovata Piazza Niella. Perchè arrampicarsi fino alla frazioncina di Molini di Triora? “Per vedere tornare a casa uno dei seicentomila ragazzi italiani che morirono per la Patria, senza mai arrendersi, nella prima guerra mondiale”. 

A parlare è Claudio Restelli, 50 anni, ex assessore alla cultura dal 2004 al 2013 a Ospedaletti, autore di ben sei libri che scavano nella storia minima italiana e riportano alla luce vicende dimenticate, che però si sono intrecciate con la grande storia d’Italia. In piazza Niella rivivrà la bellissima vicenda narrata nel volume, ultima fatica di Restelli, edito da Leucotea di Sanremo, nel 2020: “Il soldato dimenticato”.

“Si chiamava Giovanni Battista Faraldi, come il padre – dice Claudio Restelli – era nato nel 1890 da una famiglia contadina a Perallo, ma la madre Caterina Capponi, era originaria di Andagna. Una famiglia contadina, il cui normale vivere frugale, viene sconvolto dalla 1 Guerra Mondiale. Nel 1915 al giovane Giovanni Battista Faraldi arriva la cartolina. Lascia la zappa. Indossa l’uniforme della fanteria italiana e parte per il fronte. Viene ferito quasi subito. nell’ottobre del 1915. Dopo sette mesi di ospedale militare torna a casa in convalescenza per un mese circa. A Perallo non tornerà più. Perchè il soldato mitragliere Faraldi, rimandato al fronte e fatto prigioniero dagli austriaci nel 1917, morirà di stenti nella fortezza di Kufstein”

Se vogliamo una vicenda come tante dei 600 mila caduti italiani dell’ultima Guerra del Risorgimento. Ma Claudio Restelli, con una ricerca maniacale, farà rivivere un piccolissimo tassello della nostra storia che ha un nome e cognome, radici e affetti familiari e d’amore, nella Valle Argentina.“Durante il mese di convalescenza ad Andagna, Giovanni Battista aveva incontrato Maria – racconta l’autore – l’aveva chiesta in moglie al padre, ma avrebbe dovuto aspettare la fine della guerra. Non fu così, perché i due ragazzi andarono oltre. E Maria nella sua ultima lettera gli rivela di essere incinta”

Tutto. Molto più di quello che ho detto, verrà rievocato, alla presenza dell’autore, in una sorta di docu-teatro domani sera ad Andagna, con musiche dell’epoca, intermezzi recitati e perfino la comparsa di un attore con la stessa divisa dello speciale 337° raggruppamento mitraglieri Fiat, della 45 brigata Pistoia, che Giovanni Battista Faraldi vestì dopo la convalescenza, di nuovo al fronte. Secondo la lettera di un prete cattolico, recapitata alla famiglia nel 1919, i resti del “Soldato dimenticato” riposano sotto la terra della tomba 197 del cimitero militare italiano di Innsbruck. Ma non è così: domani sera Andagna riabbraccerà uno dei suoi figli migliori

Carlo Michero

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