Eventi - 05 agosto 2023, 12:33

"E la chiamano Estate...", c'era una volta il "Pop": revival con i dj del mitico locale (foto)

Amarcord al Koko Beach con i protagonisti di quell'indimenticabile stagione

"E la chiamano Estate...", c'era una volta il "Pop": revival con i dj del mitico locale (foto)

Terzo appuntamento con "E la chiamano Estate...", a cura di Beatrice Baratto

Il sold out lo lasciamo alle generazioni del lunedì sera. Oggi che è venerdì è di scena il revival; un amarcord in grado di trascinare al Koko Beach il popolo degli anni '70/'90. Chi ha organizzato la serata è Davide Laco, rinomato proprietario della discoteca “Pop” dal 2004 al 2015 e, stasera, ospite di Davide Barreca al Koko

Lo incontriamo e, sul suo viso, traspaiono gli anni passati, le notti sveglio, forse qualche rammarico o, magari, qualche rimpianto come, ad esempio, aver ceduto il “Pop”.

Locale cult che, da metà degli anni ‘80 fino al 2017, ha fatto ballare, innamorare, divertire e sognare quella che, per sempre, rimarrà “la generazione” per antonomasia. 

Gli anni dei paninari, dei piumini Monclear fluorescenti e le Timberland.  Gli anni  dei film di Vanzina e di un’economia fiorente.  Gli anni che sono stati celebrati, con un brano splendido dagli 883 e, che, difficilmente ritorneranno. 

Anni lontani, molto lontani dall’attentato alle Torri Gemelle, dal Covid e dagli sbarchi a Lampedusa ma, che hanno visto la caduta del muro di Berlino, l’elezione di Reagan come presidente degli USA, l’attentato al Santo Padre in Piazza San Pietro e quello alla stazione di Bologna

Anni importanti che hanno lasciato il segno. 

Stasera al Koko sono riuniti tutti: Gianni, Sandro, Giorgio, Ivan, il Coach e lo Slavo. Si alternano alla console, con i segni del tempo: i capelli grigi, un po’ di pancetta e le rughe sul viso ma, non per questo meno affascinanti. 

Davide Laco dopo l’esperienza in Costa Smeralda, ha sfidato se stesso aprendo, ad Ormea, il “Pit Stop”, un locale che ha sempre mescolato il basso Piemonte alle vallate di Imperia e Albenga.

Opening ufficiale a metà settembre mentre le “prove ufficiali”, si terranno il 17 agosto ai Forti di Nava. Un mix tra musica, balli, street food in una location mozzafiato.

Davide cosa è cambiato dagli anni ‘90 ad oggi? ”I social in primis che, se da un lato hanno contribuito ad un’evoluzione sociale e culturale dall’altra ci hanno penalizzato. Togliendo spontaneità, curiosità, interesse ed aspettative del vivere quotidiano”. 

E i giovani? È retorica ma, purtroppo è la realtà: mancanza di ideali, i ruoli della famiglia e della scuola che, ormai, sono inesistenti. Mancanza di regole. Tutto e subito. C’è ben poco da dire”.

Alla console incontriamo Sandro che, nel ‘79, con Gianni e Giorgio ha creato la prima radio libera della città: Radio Imperia 104

Altri tempi ricorda con un velo di malinconia negli occhi:” Era totalmente diverso; è cambiato tutto”. Ma, recriminazioni a parte, la serata è stata un altro successo; presenti i nomi eccellenti della città e della provincia: il professor Franco Gorlero, ex primario del reparto di ostetricia e ginecologia dell’ospedale di Imperia.

Il sindaco di Diano Marina Cristiano Za Garibaldi, il dottor Pietro Pagliari, il commercialista Antonio Parolini, la dottoressa Novaro, il chitarrista di fama internazionale Christian Lavernier, il figlio del primo cittadino Pier Carlo Scajola di cui, (giuro non è una “marchetta”) non ricordavo la gentilezza, l’empatia e l’umiltà.

L’avvocato Luca Falciola ed il commercialista Marco Calcagno, solo per citare alcuni dei presenti. Da parte dei camerieri grandi sorrisi e un clima disteso: “Questa sera la cosa che abbiamo realmente apprezzato è stata la gentilezza, la cordialità e l’educazione degli ospiti. Ci portavano anche le bottiglie in cambusa. Cose mai viste”. 

Sono quasi le tre, gli uomini dell’agenzia  “Le Phisique”, che si occupa della sicurezza, sono rilassati e di buon umore. 

L’aria si fa fresca, incomincia a piovigginare ed il tempo trascorre rapido. 

Non è la new generation e, domani si va a lavorare. Rimangono i ricordi, impressi nella mente che, si mescoleranno, con i sogni della notte e qualche rimpianto. O, forse, qualche rimorso.

Beatrice Baratto

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