Guerra dei taxi a Imperia, un conducente: "Non possiamo sostituirci al servizio pubblico

Riceviamo e volentieri pubblichiamo la lettera di un tassista che risponde a quella pubblicata ieri sul problema del servizio taxi a Imperia rimandando sempre la palla ai nostri ammnistratori che continuano a tacere sul punto

Gentile direttore, ho letto l’articolo della badante che dice di aver trovato il taxi dopo 20 minuti e vorrei fare delle riflessioni: intanto i taxi non possono sostituirsi al servizio pubblico TPL che come tutti sanno nella città di Imperia è attualmente ai minimi storici, servizio per il quale il Comune di Imperia paga sotto forma di contratto di servizio una cifra superiore ai 500.000 euro anno.

Purtroppo la scelta dell’amministrazione Scajola di far sostare obbligatoriamente i taxi in stazione non fa altro che allungare i tempi di attesa perché si fanno km a vuoto e ad appesantire i costi di gestione a carico degli operatori taxi.

In stazione ad attendere treni che nel mese di luglio non hanno portato i turisti tanto attesi…..! Purtroppo il sistema del numero unico così impostato ha dei limiti dettati dalle poche linee telefoniche che creano delle attese in momenti di più richiesta taxi, un centralino operatore risolverebbe i problemi ma il Comune di Imperia non vuole assolutamente pagarlo…!

Sicuramente se gli autobus funzionassero la badante, e molti altri utenti, usufruirebbero degli autobus non interessandosi minimamente al servizio taxi! Il vero punto di riflessione è proprio questo e cioè se i bus funzionassero a chi interesserebbe il servizio taxi? Forse a quei turisti che fino ad oggi hanno disertato Imperia?

Un tassista.