Ha superato quota 40mila firme la petizione online rivolta al Ministro dei Trasporti Matteo Salvini e lanciata su Change.org da Alessandra Giuliani - genitore unico di un ragazzo autistico di 20 anni con invalidità al 100% e accompagnamento e legge 104 art 3 comma 3 ( massima gravità ) - per chiedere che sia garantito il diritto al contrassegno parcheggio disabili a tutti i disabili psichici e autistici: “Molte volte mi sono vista negare dalla Asl il contrassegno parcheggio disabili per l'auto con cui trasporto e accompagno mio figlio, mi sono recata dai vigili e in Comune più volte , ma non ho mai ottenuto nulla”, spiega Giuliani.
“Mio figlio cammina, ma male, tende a intraruotare i piedi. Inoltre, è sempre molto oppositivo e non ha percezione dei pericoli”, scrive l’autrice della petizione.
Per questo l’appello riguarda “tutti i genitori, tutori, accompagnatori di autistici o disabili psichici che non hanno problemi di deambulazione o di vista ma anzi che essendo iperattivi, ribelli e routinari, scappano se solo si parcheggia in un luogo diverso da quello abituale o troppo lontano dal luogo di destinazione, tra l altro, non avendo percezione dei pericoli, si rischia ogni volta una disgrazia”.
Tra i firmatari della petizione, molte persone che vivono la stessa situazione nel proprio Comune, come si legge tra i commenti di chi ha aderito all’appello:
“Firmo perché mio marito, dopo 3 interventi chirurgici gravi, diabetico, un solo rene causa tumore non ha avuto il rinnovo del parcheggio perché cammina”, scrive Maria Gabriella F.
"Firmo perché mio figlio è autistico, con art 3 comma 3, quando ha una delle sue crisi da sovraccarico sensoriale io e mio marito dobbiamo trascinarlo via in braccio e a seconda di dove si trova la macchina attraversare tutto il parcheggio significa affrontare il rischio che possa farsi male o in un attimo staccarsi da noi lasciandoci la mano, rischiando di essere messo sotto da qualche macchina”, aggiunge Antonietta G.
Il commento di Gabriele M.:“Mio figlio è autistico, cammina a fatica per i disturbi sensoriali e arrivare alla macchina parcheggiata lontana diventa un dramma tutti i giorni”.
“Mia moglie ha l’Alzheimer, 100%, di invalidità, la pensione di accompagnamento; non riesco ad avere il contrassegno”, scrive Giuseppe M.
“Anche noi come genitori avendo un figlio disabile viviamo gli stessi disagi, si parla tanto d'inclusione ma poi le Istituzioni sono spesso distanti”, sottolinea Marco S.
“Chiedo a gran voce , a nome mio e di tutti i genitori , tutori o accompagnatori di autistici e disabili psichici che ci venga riconosciuto questo diritto e che il Ministero finalmente faccia chiarezza con una norma che specifichi questi aspetti. Per noi sarebbe di grande aiuto oltre che di sollievo. Abbiamo una vita molto faticosa, ogni giorno lottiamo per i nostri diritti e per fare stare meglio i nostri figli aiutandoli e supportandoli nelle loro difficoltà”, conclude la promotrice della campagna.