Ironia, buon umore, una buona dose di analisi di persone e personaggi in un tempo che riporta ad un mondo lontano, dove sono poste le radici di questo presente, sono alcuni degli elementi che compongono l’universo letterario di Andrea Vitali, che ieri ha riscosso il plauso del pubblico dei Martedì Letterari.
Vitali ha ripercorso pezzi della sua infanzia quelli che lo hanno portato a dedicare “Cosa è mai una firmetta” al suo ‘caseggiato’ quello che bambino frequentava quando andava in visita dalla nonna. Brandelli di vita tra i muri scrostati, tra i sogni di Augusto Prinivelli e Bazzi Birce, che si affannano per dare un futuro alla loro storia e a quella del vetusto immobile. L’umorismo diventa ironia e anche cinismo quello che aleggia sul libro ‘Genitori cercasi’ dove gli errori dei ‘padri’ ricadono su figli divenuti ‘invisibili’. Vicende che si Faranno ricordare aspettando per ottobre la nuova ‘avventura’ del Maresciallo Macadò, impegnato a ritrovare qualcosa perduta dal federale.
Ha aperto l’incontro l’assessore alla cultura Silvana Ormea. Andrea Vitali ha dialogato con lo storico Matteo Moraglia e con Marzia Taruffi. Sono state presentate alcune letture scelte dalla studentessa Gloria Farina. Vitali, che si presenta con l’umiltà dell’artigiano, oggi è uno dei più bravi narratori italiani.
Il 25 luglio alle 21 Guido Olimpio presenta ‘La danza delle ombre Spie, agenti e molti segreti’ (ed. La Nave di Teseo). Partecipa Carlo Parolisi.