Attualità - 28 giugno 2023, 17:45

Le Marche hanno ricordato Libereso e il centenario della nascita di Italo Calvino.

Claudio Porchia ha incantato il pubblico di Monte Vidon Combatte nella serata di apertura dell'undicesima edizione di LAVANDASO.

Le Marche hanno ricordato Libereso e il centenario della nascita di Italo Calvino.

Nei giorni scorsi si è tenuto il tradizionale appuntamento con “Lavandaso, la festa della lavanda della Valdaso”, un evento giunto alla sua XI° edizione e che si svolge presso il comune di Monte Vidon Combatte in provincia di Fermo. La manifestazione ideata da Roberto Ferretti è stata organizzata dal Comune di Monte Vidon Combatte con la locale Pro Loco ed altre associazioni del territorio impegnate sui temi ambientali e del turismo responsabile. Nel corso delle due giornate, di fronte ad un numeroso pubblico si sono svolti convegni, presentazione di libri, momenti di festa e show cooking.

 

Il compito di dare il via alla manifestazione è stato affidato al giornalista e scrittore Claudio Porchia, al quale il sindaco del borgo del Fermano, Gaetano Massucci ha simpaticamente conferito la qualifica di "residente temporaneo di Monte Vidon Combatte", grazie alle ripetute e continue partecipazioni alla festa.  L’omaggio a Libereso nel centenario della nascita di Italo Calvino prevedeva l’intervento di Claudio Porchia con la presentazione del “Diario di un giardiniere anarchico” l’ultima opera di Libereso ed a seguire la lettura del racconto “Un pomeriggio Adamo”.

Il giornalista ha affascinato il pubblico raccontando la storia di due personaggi, Libereso e Calvino, che si sono incontrati in un periodo particolarmente significativo della loro esistenza. Uno dei più grandi scrittori del novecento come Italo Calvino ha conosciuto un singolare, intelligente e geniale giardiniere, chiamato da Mario Calvino, a lavorare come stagista nella Stazione Sperimentale di piante tropicali che aveva aperto presso la sua villa a Sanremo. Italo non può fare a meno di notare quel giardiniere, strano perfino nel nome, Libereso, che oltre che per la passione per la natura, aveva ereditato dai suoi genitori lo spirito anarchico e il vegetarianesimo. L'osservazione attenta del comportamento di Libereso Guglielmi ha spinto Calvino ad immortalarlo in un meraviglioso racconto, "Un pomeriggio, Adamo" che, nella notte magica di Monte Vidon Combatte, è stato letto magistralmente dal bravissimo attore Piergiorgio Cinì. Il tutto in un contesto davvero straordinario, rappresentato dall'incantevole giardino della "Palombara", arricchito dai teli di canapa,  illustrati dall'artista Rosaria Torquati, con immagini e parole dei due personaggi, davanti ad un pubblico attentissimo.

Redazione

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