Attualità - 23 giugno 2023, 06:59

Elisoccorso notturno a Taggia: dopo lo stop alle Caserme Revelli ci sono tre alternative

Oggi tutta la zona tra Imperia e Bordighera, non ha una elisuperficie abilitata al volo notturno.

Elisoccorso notturno a Taggia: dopo lo stop alle Caserme Revelli ci sono tre alternative

A Taggia ci sono tre possibili soluzioni per realizzare la piazzola dell'elisoccorso. L'amministrazione comunale del sindaco Mario Conio ha dovuto rivedere i piani iniziali che volevano quale luogo ideale, il campo da calcio della Provincia, davanti all'istituto Colombo, nelle ex Caserme Revelli. Spazio che la Provincia vuole rivalutare, cercando di usare un cospicuo finanziamento risalente a decine di anni fa (Ne abbiamo parlato QUI).

Da qui la volontà dell'amministrazione Conio di trovare delle alternative per portare a casa l'obiettivo. Anche perchè oggi tutta la zona tra Imperia e Bordighera, non ha una elisuperficie abilitata al volo notturno. Taggia vorrebbe spingere sull'acceleratore ravvisando un'urgenza che interessa non solo il suo territorio ma anche le realtà limitrofe. 

Tre soluzioni

Sono tre le soluzioni che l'amministrazione comunale tabiese metterà sul tavolo quando sarà il momento di decidere, con le altre autorità preposte, dove poter far atterrare l'elicottero in caso di soccorsi. Le potenziali aree candidate sono:

un parcheggio in via Argine Sinistro a Taggia, tra i campi da tennis e il centro d'equitazione;

il lastrico sopra l'ultimo tratto dell'Aurelia Bis, di fronte alla stazione ferroviaria;

la grande rotonda all'uscita dell'Aurelia Bis, sull'incrocio con la SP 548.

Ogni soluzione richiede un investimento 

Ognuno di questi spazi richiederebbe un investimento da parte del Comune per rispettare gli standard previsti per una elisuperficie abilitata anche ad accogliere elicotteri di soccorso durante la notte. In particolare sarebbe richiesto un sistema di illuminazione, l'assenza di cavi, uno spazio recintato con cancello

La soluzione del parcheggio sull'altra sponda del torrente Argentina potrebbe essere quella meno problematica. Discorso diverso per il lastrico in quanto la proprietà è di Anas ed è già attiva una concessione d'uso alle autoscuole per gli esami della patente della moto. Questa attività e l'eliporto non potrebbero coesistere. 

Poi c'è la rotonda che così assumerebbe una funzione di utilità primaria, in un punto strategico, baricentrico rispetto al territorio, con una superficie generosa e con un impianto di illuminazione già presente. Andrebbe circoscritta l'area di atterraggio, adattandola al rispetto degli standard previsti e probabilmente andrebbe rivista la viabilità per garantire un accesso sicuro ai mezzi di soccorso a terra. 

Una quarta soluzione dal passato

A Taggia si parla di elisoccorso dal 2020. All'epoca tra i primi a sollevare la questione della necessità di garantire una piazzola di atterraggio, era stato l'allora consigliere comunale di minoranza, Luca Napoli. Tre anni fa, tra le aree ipotizzate c'era anche un parcheggio a lato della stazione ferroviaria, zona est. Soluzione che oggi non viene presa in considerazione per alcuni limiti dell'area.Una quarta soluzione dal passato

Il doppione con l'Ospedale Unico

Un'ulteriore considerazione la merita anche l'Ospedale Unico. Il nuovo complesso sanitario che dovrebbe essere realizzato a Taggia, prevede tra l'altro anche una elisuperficie. Si creerebbe un doppione anche se ad oggi è difficile stimare quando l'opera sarà davvero realizzata, quindi, nell'attesa che l'intervento si sblocchi, è stata valutata nel breve periodo la costruzione di uno spazio dedicato all'elisoccorso.

Stefano Michero

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