Diritto di accesso agli atti amministrativi, il difensore civico regionale Francesco Lalla capovolge l’impostazione sino ad oggi mantenuta dal Comune di Imperia, impone agli uffici comunali di fornire al capogruppo di opposizione Ivan Bracco la documentazione richiesta e a suo tempo negata.
"Al fine di contemperare le esigenze di mandato del consigliere Ivan Bracco con la continuità dei servizi e dell'attività amministrativa degli uffici comunali si invita codesta amministrazione e ad attivare una fattiva e collaborativa interlocuzione con il consigliere Ivan Bracco, affinché lo stesso sia messo nelle condizioni di riformulare la richiesta di accesso agli atti già elencati nella email 23 maggio", scrive l'ufficio del difensore civico regionale, "indicando specificamente in tempi successivi e ragionevoli gli atti da rilasciare ai sensi dell'art. 46 del Regolamento del Consiglio Comunale e delle Commissioni consiliari, utili per l'espletamento del mandato".
Il Comune di Imperia aveva giustifica il mancato accoglimento della richiesta di accesso "in relazione all'ingente numero di copie di atti da fornire tali da pregiudicare la corretta funzionalità amministrativa dell'Ente Comunale, con un eccessivo aggravio sia organizzativo che economico, agli uffici e al personale dell'Ente e, pertanto, in violazione al principio di buon andamento dell'amministrazione di cui all'art. 97 della Costituzione".
Viene riconosciuto, invece,, salvo il rispetto dei tempi congrui l'accesso agli atti, laddove la legge lo impone.
Ivan Bracco, di fronte al rifiuto del Comune di fornire gli atti, insieme al suo gruppo aveva inscenato una protesta davanti a Palazzo civico.
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