Serata ricca di emozioni a Pigna. La scrittrice Francesca Giannone, ieri, ha incontrato per la prima volta i parenti della sua bisnonna Anna Allavena, la protagonista del suo libro: “La portalettere”, che ha presentato in piazza Castello (In la Cola). L'incontro è stato allietato dagli intermezzi musicali di Francesco Lapenna con la fisarmonica.
Ha introdotto la giovane autrice il sindaco di Pigna Roberto Trutalli che ha sottolineato: “Siamo felici che l’autrice abbia accettato il nostro invito per presentare il suo libro ‘La portalettere’. E’ un bene che sia venuta perché in questo modo ha potuto anche conoscere una parte della sua famiglia che è originaria di qui”.
Francesca Giannone ha poi illustrato ai presenti il suo romanzo che racconta la storia di una donna di Pigna, la sua bisnonna, che lasciò l’amato paese per andare a vivere a Lizzanello insieme al marito. Nel racconto, dove realtà e finzione si sovrappongono, l'autrice ha deciso di ripercorrere la storia della sua famiglia. Il romanzo, perciò, narra la storia di Anna, una pignasca, che, nel giugno del 1934, si trasferisce nel Salento dove però fa fatica ad integrarsi visto che per tutti è 'la forestiera', quella venuta dal Nord, quella diversa. Poi, nel 1935, Anna fa qualcosa di davvero rivoluzionario: si presenta a un concorso delle Poste, lo vince e diventa così la prima portalettere di Lizzanello. La notizia fa storcere il naso alle donne e suscita risatine di scherno negli uomini ma alla fine, per oltre trent’anni, diventerà il filo invisibile che unisce gli abitanti del paese della provincia di Lecce. Prima a piedi e poi in bicicletta, consegnerà le lettere dei ragazzi al fronte, le cartoline degli emigranti, le missive degli amanti segreti. Senza volerlo, ma soprattutto senza che il paese lo voglia, la portalettere cambierà molte cose, a Lizzanello. Quella di Anna è la storia di una donna che ha voluto vivere la propria vita senza condizionamenti, ma è anche la storia della famiglia Greco e di Lizzanello, dagli anni ’30 fino agli anni ’50, passando per una guerra mondiale e per le istanze femministe ed è la storia di due fratelli inseparabili, destinati ad amare la stessa donna. "Ho deciso di scrivere questo libro per mantenere una promessa: fare in modo che l'impresa di Anna non sia dimenticata e penso di esserci riuscita. A breve nel mio paese verrà messa una targa in sua memoria con scritto 'la prima donna portalettere d'Italia'. E' stata per 50 anni la portalettere del paese" - svela Francesca Giannone - "La storia di Anna raccontata nel libro è vera ma tutto il contorno e i personaggi sono romanzati. Solo i miei parenti descritti nel libro sono veramente esistiti. Tutto è iniziato quando ho trovato un biglietto da visita della mia bisnonna Anna con scritto 'Anna Allavena portalettere', oggi ne sono rimasti solo due esemplari, e così ho iniziato a fare delle ricerche. Ho chiesto alla mia famiglia e poi ho iniziato a cercare persone del mio paese che potevano ricordarsi di lei. Allora come oggi per tutti era conosciuta come la forestiera. Poi ho fatto ricerche anche per capire come era il paese all'epoca. Nel libro si raccontano trent'anni della vita di Anna, vi è anche un riferimento alla Seconda Guerra Mondiale ma è solo un accenno perché non volevo che diventasse un romanzo sulla guerra. Nel suo piccolo è stata una pioniera perché, nel privato, ha anche aiutato le donne del paese che avevano bisogno di aiuto. All'epoca non esisteva un posto in cui venissero assistite come vi sono oggi. Nel libro scorre un fiume sotterraneo di segreti, ci sono omissioni e bugie 'bianche' per tenere unita la famiglia. Ancora oggi, a volte, grazie a un 'non detto' una famiglia può sopravvivere. Ho impiegato due anni e mezzo per concludere tutto il lavoro. La mia editor Cristina ha trovato l'immagine della copertina del libro che non ritrae la mia bisnonna ma comunque un po' le assomiglia, ha il suo stesso sguardo fiero".
Il romanzo d’esordio di Francesca Giannone è già diventato un caso letterario e presto sarà una serie tv. "I diritti sono stati acquisiti da Lotus Production, una società di Leone Film Group" - fa sapere Giannone. Alla fine, dopo aver dato spazio alle domande, l'autrice ha firmato le copie del suo libro.
Francesca Giannone ha avuto modo anche di incontrare i parenti della sua bisnonna e di scoprire un po' le origini di Anna Allavena: "So che ogni anno a Natale faceva arrivare a Pigna un pacco con prodotti di giù. Era una bella donna, forte e testarda che andava avanti per la sua strada, è stata pioniera in molte cose. Aveva piantato il basilico ligure nel suo orto. Inoltre, da Pigna aveva portato un piccolo mortaio in marmo, che ora è un cimelio di famiglia".
Francesca Giannone, pugliese, si è laureata in Scienze della Comunicazione e ha studiato al Centro Sperimentale di Cinematografia. Trasferitasi a Bologna, ha curato la catalogazione dei trentamila volumi della Associazione Luigi Bernardi e ha frequentato il corso biennale di scrittura della Bottega di Narrazione 'Finzioni'. Ha pubblicato vari racconti su riviste letterarie, sia cartacee sia on line. Tornata a vivere a Lizzanello, il suo paese di origine nel Salento, ha continuato a scrivere e a coltivare l’altra sua grande passione, la pittura.