Al Festival della Cultura Mediterranea oggi alle 16.45 verrà presentato "L'orologio di Villa Sultana" (Golem edizioni), romanzo giallo con qualche incursione storica di Marzia Taruffi. Dialoga con l'autore lo storico Matteo Moraglia, editor Leucotea Edizioni.
Un insieme di misteri, vicende ed esistenze che vanno ad intrecciarsi tra il giardino e le cupole di una delle antiche dimore più eleganti della Riviera, manutaffo storico creato come Kursal che dal 1884 vide passare dalle sue stanze la meglio nobilità e ricca borghesia di quel periodo. Chissà perchè nel 1940 un gruppetto di personalità dell’epoca si incontrarono proprio a Villa Sultana. Con ironia, buon umore e molta Ligura la storia si muove sull'asse del tempo mai lineare che porta il vicequestore Roberto Cavallucci a navigare nel tempo per dare una spiegazione a bare, corpi mummificati e trafficanti di droga più agguerriti che mai. Nelle sue mani batterà l'orologio di Villa Sultana che scandisce gli istanti di vite che senza un apparente motivazione sono legate da un comune destino.
Dopo il Salone del libro di Torino, Sanremo e Imperia il 16 giugno il libro approderà alla rassegna “Seconda stella a destra... Libriamoci tra i profumi e i sapori" di Perinaldo. Venerdì 21 luglio alle 18, invece, L’Orologio di Villa Sultana sarà al Festival GiallOrmea 2023.
Qualcosa di più
Una bara perfettamente conservata e vuota datata 1940. Un corpo mummificato che risale a decenni prima. Cosa li accomuna e perché sono occultati nella grotta della ancora più misteriosa villa Sultana? Un caso complesso da dipanare che si snoda tra il 1910 e gli anni Ottanta. Il vicequestore Alfredo Cavallucci deve trovare la soluzione ma nel frattempo è impegnato a fermare il fiume di droga che inonda la Riviera e a individuare i narcotrafficanti che si fanno sempre più spietati.
“Una storia per entrare in una delle dimore più affascinanti che l’Ottocento ha prodotto sulla Riviera di Ponente. Un luogo ancora da recuperare che non fa dimenticare i fasti del suo passato. Una villa, che parla, dove i misteri sono di casa, un tempo per cambiare la propria esistenza ieri come oggi. Alla fine tutto si ricompone al battito di un orologio che dopo secoli scandisce le ore nelle mani del vicequestore Alfredo Cavallucci, che non potrà mai perdonarsi di aver coinvolto nel suo caso 'il Genovese'” - racconta l’autrice.
Marzia Taruffi è nata a Imperia e risiede a Sanremo dove svolge la sua attività di giornalista. Laureata in giurisprudenza ha collaborato con le principali testate locali e nazionali, attualmente è Segretario Generale del Premio Letterario Interna- zionale “Casinò di Sanremo Antonio Semeria”. Ha curato e scritto numerose opere di saggistica e di narrativa. Dal 2010 è Cavaliere dell’Ordine al merito della Repubblica. E’ Laureata in Giurisprudenza Università di Genova. E’ Cavaliere Ordine al merito della Repubblica dal 2010. E’ Giornalista professionista dal 1995 e giornalista dal 1986. E’ il segretario Generale del Premio Letterario Internazionale “ Casinò di Sanremo Antonio Semeria“. E' presidente dell’Uni Tre Sanremo. Ha curato e scritto i saggi: Uno, Cento Mille Casinò di Sanremo ( De Ferrari Editore); Agosti –De Santis dall’azzardo alla Cultura del gioco ( De Ferrari Editore); I quaderni dei Martedì Letterari e alcune opere di storia locale e Monografie d’impresa. Ha scritto la silloge "In Nome". Per la narrativa i romanzi: D’Indaco era il mare (2020); Menzione d’onore al Premio Buonarroti; Il Podestà ed Esterina (2021). Ha vinto il primo premio nel concorso Letterario Acqui edito/inedito ed è arrivata seconda classificata al Premio “I sapori del Giallo”. Ha ricevuto inoltre il Premio giornalistico Istituto Internazionale di Diritto Umanitario di Sanremo 2010; il Premio giornalistico San Francesco di Sales 2011; il Premio San Romolo 2020 alla Cultura-Comune di Sanremo e il Premio Testimoni del tempo 2021-2022 con “Una notte del 1944”. Ha scritto “Casinò di Sanremo Festival della Moda maschile. Il made in Italy veste il mondo” (De Ferrari Editore) 2022. E’ stata corrispondente de “Il Lavoro La Repubblica” dal 1993 al 2002. E’ stata corrispondente de “L’Avvenire” sino al 2003. E’ stata Direttore responsabile del Tg Riviera dei Fiori-Tele Nord Ha collaborato con La Stampa e Il Secolo XIX ed emittenti televisive.