Ci fu una guerra di spie a Sanremo tra il 1938 e il 1940. Lo rende noto Pierluigi Casalino.
"Si è parlato a suo tempo delle tensioni legate alle minacce del nazionalismo slavo in occasione della visita a Sanremo dell'allora ministro degli esteri ungherese Kanja nel 1934. Quando nel 1938 l'Italia fascista raggiunse un accordo con la Jugoslavia, l'attività di agenti e di estremisti slavi tuttavia non cessò e venne sostenuta dai servizi segreti francesi ed inglesi presenti sul nostro territorio, stante il clima di sospetto verso il regime di Mussolini da parte delle due potenze. Da Sanremo a Ventimiglia, ma anche nel vicino Piemonte, questa insolita e complessa alleanza, promossa ad arte fuori della sua zona naturale, rientrava nel tentativo, soprattutto da parte francese, di controllare le mosse italiane sul confine nordoccidentale del Bel Paese, prima del prevedibile scoppio delle ostilità da parte dell'Asse come in realtà avvenne nel settembre 1939. Ma soprattutto tale controllo avveniva in funzione antitaliana ed antitedesca, indipendentemente dal fattore nazionalista slavo, mediante l'appoggio delle rivendicazioni dei movimenti antifascisti (e panslavi) a Fiume e dintorni. L'attendismo italiano era monitorato nell'area di frontiera italo-francese, dove meglio si coglievano i segnali dell'atteggiamento delle autorità fasciste nei confronti della Francia, da parte del Deuxième bureau, il servizio segreto francese esterno dell'epoca" - fa sapere Pierluigi Casalino.
"A Sanremo e Bordighera si muovevano intanto due gruppi jugoslavi, coperti da francesi ed inglesi e pronti ad attaccare istituzioni pubbliche italiane e residenti tedeschi in Riviera, anche se presto, intorno agli inizi del 1940, i carabinieri del CS ne scoprirono le operazioni dalle parti del casino della Città dei Fiori. Gli stessi tedeschi, considerata l'influenza di Ciano su Mussolini, sospettavano che gli italiani non si allineassero in toto con il Reich e aprirono sedi di spionaggio ovunque per avere notizie di prima mano sull'alleato. E proprio a Sanremo lavorava infatti uno speciale nucleo del servizio segreto tedesco, sotto copertura, che nella primavera del 1939 ebbe modo di accompagnare la visita di Goering a Sanremo e in Riviera, ricordata da chi scrive in precedenti note" - racconta Pierluigi Casalino.