Si è aperta ieri al Centro culturale San Francesco “Ventimiglia Wine Festival”, la grande degustazione di oltre cento etichette in programma nel centro storico dal 26 al 28 maggio, che ha focalizzato la sua anteprima sul settore vinicolo e sui valori che il vino custodisce e racconta.
Quali sono le nuove frontiere del vino? Come potrà un delle industrie più vicine all’ambiente adeguarsi al cambiamento? Che cosa vogliono i nuovi consumatori? Ad accompagnare un attento pubblico è intervenuta Cristina Mercuri, wine educator, candidata a diventare la prima Master of wine donna italiana.
“Sostenibilità ambientale e sociale - ha sostenuto la relatrice - sono i nuovi trend che rivelano un consumatore sempre più consapevole e attento. Il mercato di domani andrà verso la direzione di produrre vini più sostenibili, non solo economicamente, ma anche dal punto di vista ambientale e sociale. Azioni in vigna, approcci produttivi in cantina, ma anche innovazione nel packaging si diffondono e incontrano i bisogni delle prossime generazioni”.
“Le cantine oggi informano, ispirano e si fanno promotrici della cultura del vino attraverso i canali di comunicazione e dimostrano affidabilità e responsabilità sociale, per diventare soggetti catalizzatori del cambiamento” aggiungono.
La conferenza, promossa da Marina Development Corporation, si è conclusa con la consegna del premio “Ventimiglia Wine 2023” allo chef de cave dell’Hotel de Paris di Monaco Gennaro Iorio. L’hotel monegasco ha nei suoi sotterranei la cantina alberghiera più grande del mondo e ad avere le chiavi di questo tesoro è il napoletano Iorio. Maestro d’arte e pittura è approdato nel Principato a 18 anni, qui è avvenuto un drastico cambiamento di vita, Iorio si è avvicinato al mondo dell’enologia e dopo intensi studi ed esperienze nel settore si è trovato, come sostiene lui stesso “Nel posto giusto al momento giusto”. Quest’anno festeggerà i trent’anni come “chef caviste”, con esperienze che annoverano due super star chef come Alain Ducasse e Yanick Allenò, ma non è finita qui, perché altre future e stimolanti avventure sono in arrivo per il vulcanico “orgoglio italiano” del settore enologico.
Il premio, una significativa illustrazione rappresentante un grappolo d’uva che si staglia sul mare, è stato realizzato dall’artista ventimigliese Enzo Iorio, un simpatico caso di omonimia.
L’aspetto culturale dell’evento ventimigliese continuerà oggi dalle 16 sempre nel centro culturale San Francesco, con due interessanti presentazioni: “Storia della taggiasca” a cura di Alessandro Giacobbe e “Di un Amor DiVino” di Roberto Capaccio.