A Sanremo Junior, in corso in questi giorni nella Città dei Fiori, esplode il caso Russia-Ucraina. L’evento richiama ogni anno in città centinaia di ragazzi da tutto il mondo per una gara ormai entrata nella tradizione cittadina e che quest’anno è arrivata alla sua 24ª edizione. Tra musica, danza, teatro, cinema, ginnastica, arte e moda, gli studenti si confrontano mettendo in gioco i loro talenti portando in città culture da ogni angolo del pianeta.
In un clima internazionale di grande tensione, però, anche il GEF non è immune e al centro delle polemiche è finita la partecipazione della Russia alle finali in programma dal 3 al 6 maggio al Teatro Ariston. Partecipazione che non è passata inosservata agli occhi dell’artista ucraina che ieri, dal palco, ha annunciato la sua rinuncia all’esibizione come gesto di protesta. Invece di esibirsi, la cantante 13enne ha letto un messaggio dal contenuto chiaro: “Ho saputo che c’è un concorrente russo, mi dispiace ma non posso esibirmi”. Il tutto sotto gli occhi del vice sindaco Costanza Pireri, dell’assessore al Turismo Giuseppe Faraldi e dei ragazzi delle scuole che stavano assistendo all’esibizione.
Sanremo, città da sempre vicina alla galassia russa e, ora, terra amica del popolo ucraino in fuga dalla guerra, si trova così al centro delle conseguenze dirette di un conflitto che ha segnato anche l’anima dei più giovani, pronti a rinunciare alla loro arte nel nome del proprio popolo.