“Finanziamento, promozione di progetti, a vario livello, miranti alla formazione e alla integrazione delle persone diversamente abili. Un tema che rientra nel nostro programma”.
Interviene in questo modo la lista ‘Imperia Senza Padroni’ a sostegno del Candidato sindaco Luciano Zarbano che accende l'attenzione su un aspetto sociale di fondamentale importanza. “La promozione di attività artistiche, sportive o motorie generiche è un punto sui cui è necessario lavorare – dichiara Silvia Mameli, candidata al Consiglio Comunale. Il tema non è semplice: c'è bisogno di una cultura di educazione alla disabilità. l termine disabile è ampio. Le patologie sono molteplici. Sindrome di down, autismo, vittime di incidenti, soggetti costretti su una sedia a rotelle, per arrivare agli anziani con mobilità ridotta. l ruolo della politica, ma soprattutto della pubblica amministrazione deve essere quello di servizio per offrire le opportunità e i mezzi a tutti per sentirsi cittadini. Molte persone che hanno figli diversamente abili non hanno né disponibilità economica né competenze per affrontare i problemi della quotidianità. Il senso di impotenza e solitudine è enorme”.
“Occorre sostegno a partire dalla Scuola. Non sono mancati casi – continua Silvia Mameli - che bambini diversamente abili non potevano restare a pranzo per la mancanza di un assistente. Per la bella stagione si pensa e si allestiscono gli appositi centri, ma chi è portatore di handicap non ha questa opportunità. Stiamo parlando di persone che fanno parte della Società come qualsiasi cittadino. Imperia non può girare lo sguardo altrove e non sostenere i più fragili. Il mio impegno sarà rivolto in questa direzione in concerto con il Candidato Sindaco Luciano Zarbano che è estremamente sensibile all'argomento. La nostra filosofia è quella della valenza di parità assoluta”.
“Non esistono cittadini di serie A e di serie B – termina - figuriamoci le persone. Adoperarsi per offrire identiche chance a tutti, regalare estati ai bambini in qualunque condizione fisica si trovino, fare sì che i Centri Estivi siano Open, che le strutture balneari, tutte, e sottolineo tutte, siano attrezzate per l'accoglienza senza spazi o contenitori che creino discriminazione. Una sola collettività per un principio di eguaglianza che sia tale al 100% e che coinvolga anche la mobilità eliminando gli ostacoli per tutti e, in particolare, per chi non dispone di una piena efficienza fisica. Scriviamo insieme questa pagina di civiltà”.