Attualità - 25 aprile 2023, 14:30

Festa della Liberazione: dalla piazza di Badalucco, il sindaco Orengo "No alla diga senza se e senza ma" (foto e video)

Le critiche alla senatrice Pucciarelli, la resistenza non quella partigiana ma quella della comunità badalucchese contro la diga, l'invito all'unione in paese. Tanti gli spunti offerti dal sindaco Matteo Orengo.

Festa della Liberazione: dalla piazza di Badalucco, il sindaco Orengo "No alla diga senza se e senza ma" (foto e video)

In questo 25 aprile, a Badalucco il tema della Resistenza incontra quello della diga. Tra le tante piazze che oggi festeggiano la Liberazione, da quella badalucchese arriva un messaggio forte ‘no alla diga’. 

Videoservizio 

La diga e la protesta del 1963 

Il borgo della Valle Argentina ha pagato un prezzo molto alto quando si parla di Resistenza e lotta partigiana. Un ricordo che non viene mai dimenticato dagli abitanti ma quest’anno (forse) c’era un motivo in più: la diga. Del resto lo si deve a Badalucco ed ai suoi abitanti, se nel 1963 ci fu una rivolta popolare tale da stoppare l'opera già in avanzata fase di realizzazione a Glori di Molini di Triora. La tragedia del Vajont diede il colpo di grazie e della diga in valle Argentina oggi rimane solo lo scheletro.

La diga oggi    

Da allora ciclicamente la diga è tornata d'attualità ma in questi ultimi mesi sul tema c'è stata una accelerazione da parte del Governo. Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha messo circa 600mila euro per uno studio di fattibilità che valuti la possibilità di costruire una diga in valle Argentina. Non si sa ancora quale sia il luogo che un giorno potrebbe ospitare l'opera ma in tanti, alla diffusione delle prime notizie, hanno pensato subito a Glori dove iniziò a essere costruito l'invaso. 

Il sindaco Orengo alla senatrice Pucciarelli, "...diga e valle Argentina sono un ossimoro"

Il sindaco di Badalucco, Matteo Orengo, oratore ufficiale per questa 78ª Festa della Liberazione, ha parlato alla piazza dei valori della Costituzione e della Resistenza ma non solo. È stato proprio il primo cittadino a dire chiaramente ‘No’ ad una diga con un progetto calato dall'alto che non tenga conto delle istituzioni locali e dei suoi cittadini. "Una senatrice della Lega, Pucciarelli, esce con una dichiarazione entusiastica dicendo 'faremo una diga in valle Argentina'. Ecco, probabilmente questa signora non sa che la parola diga e valle Argentina sono un ossimoro e una contraddizione nei termini. Sono due parole che non vanno bene insieme". 

"Non si parla di resistenza legata ai partigiani ma di resistenza di un popolo e un territorio, rispetto a scelte calate dall'alto. Non vogliamo scelte calate dall'alto. Vogliamo poter gestire il nostro territorio e dire la nostra sulle progettazioni che ci riguardano. È vero che abbiamo un problema di acqua e c'è la crisi idrica però a nome mio, dell'amministrazione e della comunità, diciamo 'No' ad una diga sopra Badalucco senza se e senza ma" - ha detto Orengo ottenendo il plauso di tutta la piazza. Tra i presenti c'era anche il sindaco di Montalto Carpasio.

L'invito all'unione contro la diga

È proprio tra i carruggi del paese del buon vivere che si sta costituendo un comitato di cittadini che vogliono avere riscontri sulla diga. C'è preoccupazione in paese che il sindaco condivide, dal primo cittadino però anche un invito all'unione: "Il sindaco è la persona che difende comunità da ogni pericolo esterno. Siamo a tutela del territorio. È il momento di essere uniti e non divisi ed avere fiducia gli uni degli altri e non pensare che una appartenenza politica possa mettere in discussione la fedeltà di un sindaco al suo territorio e alla sua gente. Tutti insieme dobbiamo lavorare per far si che il territorio non venga sconvolto. Il mio non è un no ideologico. Il mio è un sì all'acqua e al torrente all'interno del nostro centro storico. Viva Badalucco. Viva l'Italia. Viva il 25 aprile. Viva il torrente Argentina". 

La cerimonia in programma a novembre

Quest'anno il Comune di Badalucco aveva già in programma di tornare a parlare di diga. "Stiamo lavorando con i Cugini dei Sentieri, per organizzare una festa l'11 novembre, il 60° anniversario della Battaglia di San Martino. - conferma Matteo Orengo - Una celebrazione che vedrà intitolare regione Premartin all'allora sindaco Filippo Boeri e vedrà la partecipazione del sindaco di Longarone e cercheremo di avere anche Mauro Corona. L'idea è di trasmettere la nostra vicinanza e gratitudine a quella popolazione. Con il loro sacrificio che costò la vita a tantissime persone, 60 anni fa, è stato possibile vincere quella storica battaglia".

Stefano Michero

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