Attualità - 25 aprile 2023, 07:11

Affidamento cantiere Area24 ad Arma di Taggia, Pro Boxes "Ennesimo silenzio assordante, se è una questione pubblica lo sia fino in fondo"

Scenari e analisi sul futuro completamento di Area24. Dalla Pro Boxes la richiesta di non essere dimenticati.

Ivan Gabatel

Ivan Gabatel

Mentre si configura la ripartenza dei lavori per il cantiere di Area24 ad Arma di Taggia, i promissari acquirenti dei box auto si interrogano su quale sarà il loro ruolo in questa partita. Oggi in base alle carte tutto lascia intendere che non ci sia alcuna partita per queste persone e i loro 67 garage, per cui all’epoca del cantiere Millenium, versarono diverse caparre rimanendo poi con niente in mano nel corso del fallimento. 

Da anni la Pro Boxes, l’associazione nata a tutela di queste famiglie, continua a lottare nella speranza di ottenere quello per cui hanno già pagato. “Fin dalla nostra costituzione abbiamo insistito a lungo, prodigandoci perché si arrivasse a questo momento. - afferma Ivan Gabatel, presidente dell’associazione - Nonostante l’aver subito il palese torto di altri, pagando di nostra tasca un fardello pesantissimo per le nostre famiglie, con coraggio e senso di giustizia abbiamo fatto la nostra parte in contesti e tavoli diversi spesso contro tutto e tutti, perché si rimediasse allo scempio, allineando i nostri sforzi agli obiettivi del nostro Statuto: in primis riprendere i lavori e poi cercare di riavere i box prenotati a condizioni che potessero almeno in parte riparare il danno personale. Negli anni si sono avvicendate diverse ipotesi di soluzione e diversi interlocutori e noi della Pro Boxes abbiamo sempre confermato la validità della nostra proposta, ma siamo peraltro stati messi davanti alla considerazione che viene prima la questione pubblica e che con noi privati non c’era nulla da poter spartire, se non la condivisione dell’amarezza per quanto accaduto”.

Il cantiere oggi appartiene al Comune di Taggia e nei giorni scorsi si è chiusa la gara per affidare i primi lavori dopo oltre 15 anni di stop (LINK). L’associazione una soluzione di comodo l’aveva trovata: reinvestire sul progetto chiedendo di poter comprare quello per cui hanno già pagato: i box al piano -1. “Quest’ultima opzione è obiettivamente parsa (non solo a noi) anche il modo per contribuire al finanziamento della ripresa. - commenta Gabatel - Ci siamo offerti di acquistare in blocco un ragguardevole numero di box al piano – 1 ed a prezzo calmierato: un importante sacrificio per noi da una parte si, ma dall’altra anche la speranza di non perdere proprio tutto e non ultimo,  come detto, una notevole iniezione di liquidità per l’operazione”.

Secondo i piani del Comune, i primi lavori riguarderanno la messa in sicurezza della struttura già esistente con la costruzione di una nuova strada che prenderà il posto dell’attuale pista ciclabile. Il secondo step rimane il completamento delle aree esterne. Qui, l’amministrazione comunale vorrebbe eliminare l’attuale parcheggio su terra battuta per realizzare un nuovo parco urbano che collegherà la ciclabile e si integrerà con gli attuali giardini esistenti su via Stazione. I posteggi? Ad oggi l’unica soluzione ipotizzata è che sia Amaie Energia a farsi carico del completamento dei parcheggi, attraverso un affidamento in house. A quel punto la società dovrà scegliere quanti destinarne alla vendita. In questo percorso però il privato, ovvero la Pro Boxes, ufficialmente non viene contemplata. 

“Ancora una volta ci troviamo di fronte all’ennesimo silenzio assordante nei nostri confronti ed il rammarico di sentirsi esclusi ancora una volta. - ammette Gabatel - Il rischio, riprovevole, è di passare sopra incuranti e precludere definitivamente ogni nostro proposito. Ma insieme al senso di vuoto per il mancato coinvolgimento, ci sentiamo ancora una volta di ribadire il nostro ruolo in questa vicenda. Noi ci siamo e non dimentichiamo e nessuno dovrebbe farlo: se questa è una questione pubblica, che lo sia fino in fondo. Le nostre famiglie hanno pagato un prezzo caro e vogliamo che queste cose non si ripetano. Se proprio dovessero accadere, si possa affermare che abbiamo imparato tutti insieme da questa vicenda  che si può porre rimedio, concretamente, e che non è mai troppo tardi”.

Stefano Michero

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A LUGLIO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.
SU