Inaugurata, nel pomeriggio di oggi, a Ventimiglia una panchina endopank per la sensibilizzazione sull’endometriosi. La panchina gialla è stata posizionata in piazza della Libertà. Per l'occasione erano presenti, oltre ai cittadini, anche il consigliere regionale Mabel Riolfo, i candidati sindaco Flavio Di Muro, Gabriele Sismondini, Tiziana Panetta, Maria Spinosi e Gaetano Scullino, il dottor Pierluigi Bracco, direttore del reparto ginecologia e ostetricia dell’Asl1 Imperiese, la protezione civile di Camporosso, Ventimiglia e Sanremo, Patrizia Bottiglieri in rappresentanza della Croce Verde Intemelia, la sezione di Ventimiglia dell'Associazione Nazionale Carabinieri, il servizio assistenza civile del Veospss, che ha promosso l'evento, gli sbandieratori della città ed autorità civili e militari.
Un’iniziativa voluta da Pamela Arleo, che, insieme alla Protezione civile ha contattato l’associazione 'La voce di una è la voce di tutte ODV'. “La sensibilizzazione nei confronti dell’endometriosi è sicuramente uno degli scopi principali della nostra associazione. Opuscoli, materiale informativo, dirette con medici e specialisti, banchetti informativi, eventi: tutto questo lo facciamo già ed è motivo, per noi, di grande soddisfazione. Da tempo, però, eravamo alla ricerca di un qualcosa che rimanesse nel tempo, per sempre. Un qualcosa che fosse visibile a chiunque, in ogni città italiana. Un qualcosa che non avesse una durata di un’ora, un giorno, una settimana, un mese, ma che continuasse nel futuro, per noi che viviamo nel presente e per le generazioni a venire. Con orgoglio presentiamo oggi il progetto: 'Sediamoci sul giallo: endopank™', una panchina gialla con una targhetta esplicativa che informerà i passanti sul perché della panchina colorata” - spiega l'associazione.
“Siamo certe che la curiosità nel sapere il motivo della colorazione di giallo dell’endopank™ avvicinerà soprattutto le nuove generazioni e ci permetterà di arrivare al nostro principale obiettivo: informare, aiutare le adolescenti di oggi che saranno le donne di domani ad ottenere una diagnosi precoce per evitare danni permanenti ed invalidanti, conseguenze delle diagnosi tardive” - sottolinea l’associazione.
L’endometriosi è una patologia estrogeno-dipendente infiammatoria cronica definita dalla presenza di tessuto simil endometriale, ghiandole e stroma al di fuori della cavità uterina. Questo tessuto va incontro alle modifiche cicliche indotte dagli ormoni, similmente a quanto avviene per l’endometrio all’interno della cavità uterina, con conseguenti effetti di natura infiammatoria che possono coinvolgere gli organi addominali e pelvici, ma anche extra-pelvici. Si stima che almeno 190 milioni di persone nel mondo siano colpite dalla malattia durante l’età̀ riproduttiva, sebbene alcune possano soffrirne anche oltre la menopausa. In Italia sono affette da endometriosi circa il 10-15% delle persone in età̀ riproduttiva: nel 30- 50% dei casi si associa infertilità.
"E' una cosa serie ed importante, non solo per il numero di donne che ne sono affette. Una donna che ha le mestruazioni dolorose ha una probabilità su tre di avere l’endometriosi, ma non ce l’ha a 30 anni, ma a 16, 17 o 18. Questa è la sede per sensibilizzare le mamme e le famiglie che le mestruazioni dolorose non sono la norma, le donne non sono nate per soffrire" - sottolinea il dottor Pierluigi Bracco, direttore del reparto ginecologia e ostetricia dell’Asl1 Imperiese - "Il primo problema è arrivare ad intercettare chi è a rischio, il secondo è proporre la cura giusta: inibire le mestruazioni o ridurle al minimo".