"È tempo di inaugurazioni di tranci della futura Ciclovia Tirrenica nell'Imperiese, ma anche di un assordante silenzio sul presunto progetto che interesserà Diano Marina.
Nessuno ha avuto il piacere di vedere carte, fotomontaggi o tantomeno progetti, ma si sono solo ascoltate pubbliche e vaghe dichiarazioni su come il tracciato si svilupperà sul territorio di Diano Marina". A dirlo è Tiziano Gramondo del gruppo Diano
Marina Ciclabile in Ferrovia
"Da quanto trapelato, il percorso verrebbe rallentato con restringimenti e curve, passaggi carrai e pedonali, abbandonando l'ex sedime ferroviario nei pressi della vecchia stazione non solo interrompendo, di fatto, quella linearità e scorrevolezza tipica di una pista ciclopedonale, ma anche snaturando e tagliando in due, ove non assolutamente necessario, un'opera di carattere sovraregionale praticamente già esistente grazie alla morfologia e ai servizi ereditati dallo spostamento della linea ferroviaria. Ciò potrebbe rendere poco invitante, se non addirittura scoraggiante, la prosecuzione da parte degli utenti provenienti o diretti a levante".
"Spicca inoltre, sino a oggi, la pubblica latitanza dei potentissimi assessori Regionali che contribuiscono economicamente, con i denari pubblici, alla realizzazione dell'opera e che avrebbero il dovere di indirizzare e suggerire le decisioni delle singole amministrazioni locali. Ovviamente, aspettiamo con trepidante attesa la decisione della conferenza dei servizi e confidiamo, grazie alle molteplici entità interessate, in una presa di consapevolezza e in un ravvedimento su un'opera già esistente, ma malamente snaturata".