La sensazione degli addetti ai lavori è quella che il Tar dovrebbe accettare il ricorso presentato oggi dalle liste che sostengono la candidatura a Sindaco di Gaetano Scullino. La legge prevede che un avvocato debba semplicemente comunicare all’ordine competente la disponibilità ad autenticare le firme per la presentazione delle liste. Nel caso specifico l’avvocato Roberto Cotta ha presentato all’ordine di Imperia la sua disponibilità il 14 marzo scorso. La ricusazione delle liste riguarderebbe il fatto che lo stesso legale non comparirebbe sul sito istituzionale dell’ordine.
Una vicenda legata alle norme che prevedono però, in questo caso, la pubblicazione dei nomi degli avvocati disponibili e non abilitati. Il potere di autentica delle firme, infatti, è esclusivamente per chi è iscritto all’ordine degli avvocati e non solo chi fa parte della lista, che serve esclusivamente a pubblicizzarne i nomi per chi ne ha bisogno. Dall’ordine degli avvocati è stata rilasciata, nelle ultime ore, una attestazione precisa sulla dichiarazione dell’avvocato Roberto Cotta che ha espresso la sua disponibilità a fare da autenticatore. Lo stesso ordine ha inserito il nome del legale nell’elenco.
Intanto dallo staff del candidato Scullino viene confermato: “Ci rimettiamo alla decisione della Magistratura, con piena fiducia. Abbiamo fatto il possibile per evitarlo, depositando diverse richieste di autotutela. L’Avv. Roberto Cotta ha comunicato verbalmente - e poi ribadito per iscritto - al Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Imperia di essere disponibile ad autenticare le sottoscrizioni. Il Consiglio dell’Ordine lo ha confermato per iscritto ed ha rettificato l’ultimo aggiornamento del sito. A giudizio della Sottocommissione Elettorale l’Avv. Cotta avrebbe dovuto inizialmente trasmettere una comunicazione scritta ed il Consiglio dell’Ordine avrebbe dovuto aggiornare immediatamente l’elenco. A nostro avviso l’art. 14 della L. 53/1990 non impone che la comunicazione vada fatta per iscritto e non prevede l’esclusione dalla competizione elettorale per un fatto (l’aggiornamento del sito) che dipende esclusivamente dal comportamento di un terzo (il Consiglio dell’Ordine). Tralasciamo le questioni di diritto, sulle quali si pronunceranno i Giudici amministrativi (Tar ed eventualmente Consiglio di Stato) in tempi brevi. Sottolineamo, invece, che la prima decisione, con la quale è stata ricusata la lista “Scullino Sindaco” (verbale n. 39 del 15.04.2023), è stata assunta alla presenza e con il voto di un candidato della Lega, il sig. Riccardo Ramella. Successivamente il membro in conflitto di interessi è stato allontanato (verbale n. 43 del 16.04.2023) e la Sottocommissione ha confermato la decisione, ribadendo le motivazioni già espresse nella precedente deliberazione (verbali n. 46 del 16.04.2023 e n. 56 del 17.04.2023). Al momento non ci pare il caso di aggiungere altro, perché i processi si celebrano nelle aule di Giustizia”.
Pronta la risposta della Lega, secondo la quale “Non c’è alcun ‘caso’, non si voglia far credere che la decisione di ricusare le tre liste a sostegno del candidato sindaco Gaetano Scullino sia dipesa dal voto del signor Riccardo Ramella: in primis perché, Ramella, membro della sottocommissione elettorale nominato dalla precedente amministrazione, pur non obbligato a lasciare l’adunanza, per evitare disguidi ha deciso di allontanarsi”.
“In seguito a questo – prosegue il ‘Carroccio’ - la sottocommissione ha deciso di confermare la ricusazione della prima lista ‘Scullino Sindaco’, senza la partecipazione di Ramella. In secondo luogo vorremmo segnalare che anche il signor Sergio Cortese, candidato proprio della lista ricusata ‘Scullino Sindaco’, era titolato a partecipare alla riunione della commissione. Infine, la decisione di ricusare le altre due liste ‘Scelgo Ventimiglia’ e ‘Democrazia Cristiana’ è arrivata in assenza del signor Riccardo Ramella, non per motivazioni politiche, ma evidentemente per ragioni di illegittimità oggettiva”.
La sensazione che hanno gli addetti ai lavori di una accettazione del ricorso da parte del Tar, risiede anche in una esistente giurisprudenza sul caso specifico, in altre situazioni simili. Ora Gaetano Scullino e le sue liste collegate sono in attesa della giornata di venerdì, quando il Tar dovrà esprimersi.