Domani alle 16.30, al Teatro dell’Opera del Casinò di Sanremo, la prof.sa Maria Teresa Caprile presenta ‘La poesia di Giorgio Caproni’ (ed. Giammaro). Partecipa il prof. Francesco De Nicola, che ha curato la prefazione. Partecipa il prof. Giuseppe Conte.
La proposta di Maria Teresa Caprile di richiamarsi alle parole e quindi alle poesie di Giorgio Caproni è una sfida per dimostrare che chiunque e, perché no, anche uno studente italiano, attingendo dal suo ricco vocabolario, può avviare e arricchire la sua conoscenza della lingua italiana e, inoltre, della nostra cultura e società. Infatti, la produzione letteraria caproniana (anche quella non meno importante in prosa, che però non viene qui esaminata) riflette totalmente la realtà italiana dell’intero Novecento, a cominciare dai primi decenni del secolo, da lui trascorsi nella natia Livorno, agli anni centrali della sua formazione a Genova negli anni Trenta, sino alla seconda metà vissuta a Roma con uno sguardo attento e spesso dolente su un’evoluzione sempre meno confortante della società. E così Maria Teresa Caprile giunge alla conclusione che la conoscenza delle rime ‘chiare’ ed ‘elementari’ delle poesie di Giorgio Caproni, formate dal ricco e personale inventario delle sue parole qui puntualmente censite, può rappresentare un’ideale fonte di apprendimento della realtà italiana, non solo linguistica, del Novecento nei suoi molteplici momenti.
Maria Teresa Caprile: genovese è professore di Letteratura e cultura italiana per stranieri e docente di lingua italiana per studenti non madrelingua presso l’Università di Genova, tiene lezioni all’Università di Granada e partecipa con relazioni e interventi a convegni internazionali di studi. Appassionata della letteratura del Novecento, ha curato con Francesco De Nicola l’edizione delle poesie di Riccardo Mannerini (Il viaggio e l’avventura, Genova, Liberodiscrivere, 2009), i cui testi hanno ispirato molte canzoni di Fabrizio De André, i volumi antologico-critici “Italia chiamò”. 150 anni di storia italiana nelle pagine degli scrittori liguri (Genova, De Ferrari, 2010), Gli scrittori italiani e il Risorgimento (Formia, Genomena, 2011) e Gli scrittori italiani e la Grande Guerra (ivi, 2014). Ha inoltre curato la ristampa di Carlo Pastorino, La prova della fame (Sestri Levante, Gammarò, 2016) e di Flavia Steno, Sissignora (Genova, De Ferrari, 2017). Nell’ambito dell’insegnamento dell’italiano a stranieri tiene corsi di formazione a docenti della scuola primaria e secondaria ed è autrice dei manuali Attraversiamo l’Italia! I nostri poeti per imparare l’italiano e amare l’Italia (Gussago, BS; Vannini, 2015) e In viaggio con i poeti. Dal paesaggio alla lingua e ritorno. Panorami e scrittori per imparare l’italiano (Sestri Levante, Gammarò, 2018).
Francesco de Nicola (Genova 1946) è professore di Letteratura Italiana Contemporanea nell’Università di Genova. Autore di numerosi volumi di critica letteraria, tra i quali Introduzione a Fenoglio (Bari-Roma, Laterza, 1989), Introduzione a Vittorini (ivi, 1993) e Neorealismo (Milano, Bibliografica, 1997), ha curato l’edizione di opere inedite o rare come Bandiera bianca a Cefalonia (Recco, Le Mani, 1996 poi Mondadori, 2001) di Marcello Venturi, Sull’Oceano (ivi, 2004) di De Amicis e recentemente Con Garibaldi alle porte di Roma (Sestri Levante, Gammarò, 2007) di A.G. Barrili. Autore anche di testi divulgativi, come Letteratura italiana contemporanea. Dall’unità nazionale all’era televisiva (Genova, De Ferrari, 2003), con Giuliano Manacorda ha pubblicato Tre generazioni di poeti italiani. Un’antologia del secondo Novecento (Caramanica, 2005). Dal 1974 è giornalista pubblicista e ha collaborato, tra gli altri, a “Il Secolo XIX” e “La Repubblica”. Dal 2001 è presidente del Comitato genovese della “Dante Alighieri”.
Venerdì 21 aprile alle 18, al Teatro dell’Opera del Casinò Federico Palmaroli Osho presenta ‘Come dice Coso. Un anno di satira’ (Rizzoli). Ingresso libero sino ad esaurimento dei posti disponibili.