Imperia di Tutti e Partito Socialista Italiano, si smarcano dal centrosinistra che sostiene la candidatura a sindaco di Ivan Bracco. Con una nota i due gruppi hanno annunciato di non partecipare alle elezioni di maggio a Imperia. La decisione rompe gli equilibri intorno al candidato sindaco presentato come rappresentante di un centrosinistra unito che unito non è.
"Abbiamo creduto fino all’ultimo momento possibile che il centro sinistra potesse individuare un percorso comune, nella scelta del candidato sindaco, nella formazione di una coalizione unita e plurale, così come nel programma elettorale. Così non è stato. - denunciano - Le modalità di scelta del candidato sindaco ancor oggi ci sfuggono e comunque sono palesemente lontane da un percorso di condivisione che, se mai c’è stato, non è certamente avvenuto ad Imperia. Ciò nonostante abbiamo cercato di valutare l’estrema possibilità di costruire una coalizione plurale ma l’evidenza dei fatti degli ultimi giorni ci dice che ciò non può accadere".
Sulle liste a sostegno di Bracco, si evidenzia una ulteriore spaccatura: "Già non c’era il movimento cinquestelle e non ci sono, di fatto, gli ambientalisti che, al di là delle rappresentazioni estetiche, hanno con coerenza rimarcato attraverso chi ha l’autorevolezza e il consenso per farlo, la loro distanza dal progetto. Anche Più Europa, forza integrante del centrosinistra, non solo non sostiene il candidato di coalizione ma addirittura invita a votare uno degli altri candidati civici, l’Ing. Enrico Lauretti. Infine non si può non notare l’assenza di una lista civica che dia rappresentanza ad un'area politica di ispirazione moderata e riformista al di là di quella del candidato sindaco che è evidentemente ben altra cosa. La coalizione plurale, inutile negarlo, non c’è".
"Sul programma condiviso infine, dato non da poco, zero assoluto. Forse anche perché le energie son state spese per dividere più che per costruire. E le “bozze” che intravediamo sembrano comunque non corrispondenti ai nostri valori e al nostro modo di intendere la politica. Non sussistono quindi le condizioni minime per aderire ad una coalizione che non è affatto plurale e a un non-progetto a cui non crediamo. Aderirvi solo per traguardare un eletto non significa costruire un soggetto che abbia le competenze e la credibilità per porsi quale vera forza in grado di amministrare Imperia. - denunciano da Imperia di Tutti e Partito Socialista Italiano - Ci spiace per i tanti che credono in noi e per gli amici e compagni dirigenti del Partito Democratico di Imperia, per i Giovani Democratici, con cui abbiamo condiviso un percorso politico di rinnovamento reale e non di facciata. Sappiamo che hanno ben compreso la nostra decisione".
"Ringraziamo Laura Amoretti. Donna autonoma e di sinistra da sempre che, proposta a candidata sindaco dal direttivo cittadino del Pd a inizio febbraio, e quindi dal Psi, aveva dato l’immediata disponibilità spendendo poi in questi mesi tutta se stessa con impegno, sacrificio e passione. Le cose sono poi andate come sappiamo e non vogliamo sprecare gli aggettivi per descrivere il nostro sconcerto. La serietà e la credibilità di Laura sono cresciute di giorno in giorno e ciò rende ancora più grande il rammarico per l’occasione persa da una sinistra che, anche sull’onda del recente congresso Pd, dovrebbe tendere a un vero rinnovamento. Quello che Laura avrebbe benissimo interpretato come candidata sindaco. Oggi sappiamo che per lei fare una scelta non è semplice. Di una cosa siamo certi, sia che continui nel suo impegno, sia che lo aggiorni al futuro, deciderà con l’onestà intellettuale che la contraddistingue. E noi saremo con lei" - concludono da Imperia di Tutti e Partito Socialista Italiano.