Eventi - 01 aprile 2023, 07:21

Bordighera, vini e gorgonzola protagonisti della degustazione organolettica a La Reserve (Foto e video)

Un menù delicato con prelibati e inediti piatti gourmet a base di gorgonzola Dop “Palzola” accostati a vini pregiati selezionati da Piero Sattanino e accompagnati dai grissini Rubatà

Bordighera, vini e gorgonzola protagonisti della degustazione organolettica a La Reserve (Foto e video)

Vini e gorgonzola sono stati i protagonisti della serata di ieri sera al ristorante La Reserve a Capo Sant’Ampelio a Bordighera. I commensali hanno, infatti, preso parte ad una degustazione organolettica di prelibati e inediti piatti gourmet a base di gorgonzola Dop “Palzola” accostati a vini pregiati selezionati da Piero Sattanino, campione del mondo dei sommeliers Aspi e vincitore del II concorso internazionale.

Il gorgonzola, un formaggio formato da pochi ma indispensabili ingredienti, come il latte, il caglio e il sale con l’aggiunta, però, di muffe nobili e fermenti selezionati, ha estasiato i palati dei presenti dall’antipasto al dolce. “Una particolare degustazione di gorgonzola accostato a diversi vini pregiati. Durante l'antipasto un Horatio Marsala Superiore Som Ambra Secco della Cantine Pellegrino del 2011 ha accompagnato il bocconcino di arista e gorgonzola dolce, il dattero farcito con gorgonzola piccante, l'ostrica fritta e gorgonzola dolce e il barbajuai di gorgonzola "mascarponata" e zucca. Poi il plin di gorgonzola dolce con salsa ai fichi e foie gras scottato è stato armonizzato con un vino piemontese, un Viognier La Casala di Livio Soria del 2021, che è un grandissimo vino. Un Alba Reo Rosé da uve Ciliegiolo e Syrah di Calvini del 2022, ha accompagnato la triglia croccante con nocciole, gorgonzola piccante e sedano rapa. Abbiamo potuto assaggiare un Marsala Vergine Soleras Dry delle cantine Pellegrino con i tre gorgonzola e mostarda di frutta Lazzaris mentre con il dessert, pera Martin Sec al gorgonzola, riduzione al Brachetto d'Acqui, si è potuto sorseggiare il Brachetto d'Acqui Lunà della valle Erre. Infine, il caffè Espresso Alteco Bio-Organic della Lavazza e una grappa di Moscato per chi lo desiderasse hanno concluso il menù un po’ curioso e molto delicato" - fa sapere il sommelier campione del mondo Piero Sattanino - “È un discorso interessante sia per l’aspetto culinario che degustativo dei vini. Un’occasione in cui si è potuto esprimere il gorgonzola in tanti modi”.

Il gorgonzola Palzola è fatto con amore, passione, sapienza casearia, tradizione, qualità che danno origine così ad eccellenze del gusto inimitabile: Gorgonzola dolci e piccanti; il Palzoma, ottenuto stratificando Palzola, dolce e mascarpone per ottenere un sapore estremamente dolce e delicato; Palfuoco, lo stuzzicante e cremoso al peperoncino; gorgonzola e mascarpone; il Paltoma, che nasce dalla tradizione delle vallate montane, un formaggio dolce e morbido per le stagionature brevi fino ad arrivare ai sapori più decisi per le lunghe stagionature; tome e tomini aromatizzati alle erbe, al peperoncino, al caffè, allo zafferano, al vino, alla birra, al carbone vegetale, al tartufo in una variopinta sinfonia di sapori entusiasmanti e i Palciok, cioccolatini ripieni di Gorgonzola dolce, piccante e Palfuoco. Per Palzola è fondamentale far capire la grande differenza che c'è tra un formaggio che rincorre le consuete regole di produzione industriale e il suo Gorgonzola che, come testimoniano i numerosi riconoscimenti ricevuti, vuole porsi sul mercato con caratteristiche di assoluta qualità e prestigio. Ciò è frutto di un impegno che accomuna tutti coloro che operano, dalle prime ore del mattino, presso lo stabilimento, dove il latte viene lavorato subito e con attenzione per porre le giuste basi di un lungo processo di produzione. Un ciclo di lavoro che è volutamente mantenuto in gran parte manuale. Da diversi anni l'azienda sta perseguendo una rigida politica di qualità, non soltanto intesa in termini di sicurezza igienico sanitaria, di controllo di processi e di standardizzazione del prodotto finito, ma soprattutto di rispetto delle tradizioni di produzione di un formaggio dalla storia antichissima; dal riempimento manuale delle forme, ai rivoltamenti, fino al sezionamento e all'incarto finale del prodotto finito, tutto è ancora fatto rigorosamente a mano. L'abilità dell'azienda sta proprio nel riuscire a mixare sapientemente la tecnologia più evoluta e raffinata con le tecniche e i segreti caseari più antichi.

Ad accompagnare le portate vi erano anche i grissini Rubatà del grissinificio Feyles. "I grissini sono realizzati esclusivamente con ingredienti naturali e a km0. La produzione dei famosi grissini negli anni si è arricchita di diversi prodotti, tra cui il grissino all'olio extravergine di oliva che ha contribuito ad aumentare il successo di un'azienda sempre più affermata. Le materie prime che vengono adoperate sono certificate, non OGM e le farine sono fornite da un mulino di assoluta fiducia. La scelta delle materie prime di alta qualità unite alla capacità produttiva maturata negli anni ha permesso di creare un grissino dal gusto inconfondibile. Tra i vari prodotti vi è il grissino classico, il polentino, l'extravergine, il light, il sesamino, l'integrale, il nocciolino, lo speziato e lo speciale" - fa sapere Stefano Buraglini, responsabile commerciale del grissinificio Feyles. Dal 1968 il laboratorio sforna quotidianamente gustosi e fragranti grissini Rubatà, confezionati con materie prime di qualità, per deliziare il palato dei propri clienti.

Elisa Colli

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