Primo confronto tra i candidati sindaco di Ventimiglia: Flavio Di Muro, Gabriele Sismondini, Tiziana Panetta, Roberto Parodi e Maria Spinosi. Tutti i candidati presenti, tranne Gaetano Scullino che non ha potuto presenziare per un impegno precedente, hanno ascoltato le richieste del comitato di quartiere di San Secondo riguardo alla strada di scorrimento e, in seguito, a turno, via sorteggio, hanno esposto il loro pensiero e la loro intenzione riguardo alla viabilità del quartiere.
Secondo l’estrazione, il primo a parlare è stato Gabriele Sismondini che ha detto: “In passato ho già avuto modo di collaborare, come consigliere comunale, con il comitato di San Secondo proprio per le problematiche che oggi Pippo ci ha spiegato in modo molto preciso. In questi anni abbiamo cercato di capire che cosa si potesse fare per il vostro quartiere. Sono molto contento di avere oggi questa platea così folta che ha voglia di ascoltare e rendersi partecipe della vita politica cittadina. Sono sicuro che i comitati di quartiere in questi anni abbiano dato veramente un input e un collegamento con l’amministrazione che in altri casi magari non c’è stato. È bene aiutarvi in tutte le vostre iniziative e complimenti per il lavoro che svolgete. Le vostre proposte sono al centro del nostro programma elettorale. Se venisse aperta una strada dove oggi c’è un parcheggio privato, gestito da una ditta privata, è vero che questa strada potrebbe avere un maggiore traffico. Questa strada è necessaria oggi visti i nostri gravi problemi di viabilità, che da anni ormai attanagliano Ventimiglia. Non c’è ancora questa strada e non possiamo ancora sapere quale sarà il futuro degli automobilisti. Penso che Pippo abbia dato le soluzioni più valide e sicuramente la nostra amministrazione, se mai ci darete la possibilità di amministrare questa città, se ne prenderà in carico. Innanzitutto, deve essere garantita la manutenzione del manto stradale e dei marciapiedi esistenti, un controllo maggiore dei vigili urbani. Vi posso promettere il mio impegno affinché questo accada. Una cosa che penso sia utile per la velocità sia la creazione di dossi non come quelli che abbiamo oggi, ma dei dissuasori, dei rialzamenti pedonali che consentano agli automobilisti di rallentare e passare questo dosso in maniera dignitosa. È molto difficile installare degli autovelox fissi in questa zona e comunque penso sia pericoloso perché porta le persone a inchiodare per non prendere la multa rischiando incidenti. È meglio magari un autovelox mobile dei vigili urbani saltuariamente. Pensiamo che il vostro problema dei marciapiedi sia reale e sia un'urgenza. Dove non ci sono vedremo con la futura amministrazione che cosa, in che modo e dove si potranno fare. Nessuna di queste priorità sarà risolta in cinque secondi. Come coalizione abbiamo in programma un progetto per la vostra zona. Abbiamo ritrovato un progetto del 1992 per utilizzare la zona ferroviaria, dove oggi c’è il posteggio a disco orario, che prevedeva la costruzione di un posteggio a piani con 600 posti auto che sarebbero necessari e utili per tutto il centro di Ventimiglia. In cima a questa struttura si potrebbe garantire una piccola piazza per San Secondo”.
"Non ho visto una macchina rallentare dove c’è il dosso. Sono venuto prima apposta per farmi un giro e vedere com’è la situazione di sicurezza” – ha affermato Roberto Parodi – “Ho guardato l’illuminazione che avete, c’è un’illuminazione con tipi di led che illuminano dieci volte senza dover cambiare niente. Bisogna solo cambiare le plafoniere senza spese enormi. Non è un problema della strada, il problema è che non c’è il marciapiede che doveva essere fatto subito in passato quando la via è stata aperta alle macchine. Deve essere fatto subito. La mia idea di sindaco è quella di rapportarmi con tutte le persone, decidere insieme, fare una squadra e trovare delle soluzioni. Ci sono dei dossi qui che non valgono niente. Costruire una passeggiata a sbalzo su quattro pezzi di ferro, ce lo possiamo fare in casa noi. Non credo che sia un costo enorme che possa mandare in rovina la città di Ventimiglia. Andava fatto prima perché il rischio è oggi e mi meraviglio che non ci sia già stato qualche morto. Dei professionisti valuteranno come poterlo fare e recuperare i fondi per farlo. Si è parlato che potrebbe esserci il problema di un privato, si farà dunque fin dove si può, perché c’è una questione di sicurezza. Prima mettiamo in sicurezza la gente poi si può parlare di progetti alla monegasca. La prima cosa da fare è il marciapiede, in ogni caso, sia che si faccia o no la strada di scorrimento".
"Si apprende sempre molto dai cittadini ed è il contatto con i cittadini la nostra priorità” – ha dichiarato Tiziana Panetta – “Conosco da un punto di vista tecnico, grazie alla mia esperienza nella precedente amministrazione e soprattutto in ambito tecnico dell’Urbanistica, quelli che sono i progetti e quelle che sono le richieste dei cittadini. Nell’ultimo tratto c’è un problema fondamentale che è di proprietà privata quindi occorrerebbe trovare un accordo con il privato al fine di costruire un marciapiede, che sicuramente è di fondamentale importanza, che prosegua con il marciapiede che dovrebbe essere costruito a sbalzo in questa zona, che non poteva essere fatto prima perché solo grazie alla precedente amministrazione le aree che erano ferroviarie sono diventate del Comune e quindi solo adesso ci sono i presupposti per poter creare i marciapiedi. Capisco i cittadini e le preoccupazioni degli abitanti del quartiere, quello che si può fare è trovare delle soluzioni grazie a dei tecnici, che siano in grado non solo di trovare le soluzioni ma anche di trovare le somme. Non solo dire 'cosa fare?' ma creare i presupposti per poterlo fare. Noi abbiamo dei tecnici molto validi sia all’interno della nostra lista, che collaborano e hanno collaborato con noi. Il Pnrr ha le potenzialità per trovare i fondi. A ottobre ci sarà un bando al quale noi siamo già pronti a partecipare per poter creare queste opere di cui questa zona necessita. Siamo pronti a trovare le soluzioni. Una soluzione immediata è quella di chiudere l’accesso alle auto dal parcheggio di Scalo Merci temporaneamente e per tutto il periodo necessario al completamento del cantiere e all’esecuzione delle opere per evitare che ulteriori auto vadano a influenzare la viabilità. Un’altra soluzione che può essere immediata può essere mettere dei rilevatori di velocità con un semaforo che scatta al superamento della velocità che deve essere prevista a 30 o 40 chilometri orari. La tutela degli abitanti è fondamentale, il percorso è pericoloso per un pedone. Nella porzione vicino a Santa Marta è un po’ più complicata ma si può trovare la soluzione”.
“Sono una rappresentate di quartiere, quello di Varase; quindi, so benissimo cosa vuole dire un distacco dall’ente comunale. I suggerimenti che sono arrivati dal comitato di quartiere sono assolutamente condivisibili e realizzabili: dalla sicurezza, alla velocità e all’asfaltatura. Questi comitati sono fonti inesauribili di idee. Bisogna ascoltarli, il comune deve intraprendere proprio questa azione di riavvicinamento con quelle che sono le realtà territoriali. Le vostre proposte verranno ascoltate, accettate e nel caso applicate” – ha sottolineato Maria Spinosi - "Ho visto anche la progettazione comunale che forse non aveva previsto quelle che potevano essere le ripercussioni sul quartiere di San Secondo. Probabilmente c’è stata questa mancanza. Vorrei parlare anche di altre problematiche vedo nel quartiere di San Secondo: l’igiene, la pulizia e, l’immigrazione. In particolare mi riferisco al capitolato di appalto della nettezza urbana che sicuramente è da rivedere e da integrare perché hanno previsto una riduzione degli addetti, della pulizia e delle giornate in cui fare questo. La questione migratoria qui è particolarmente importante. Noi siamo per il campo Roja, quella è una zona che adesso è ritenuta esondabile ma è una zona che comunque può essere spostata sempre mantenendoci in quell’area lì. È una zona che non é densamente popolata. I Pad, che sono stati presi in considerazione dal prefetto, non sono la soluzione. La questione va affrontata in maniera organica”.
Flavio Di Muro infine ha detto: “Oggi è una bellissima giornata, San Secondo è un quartiere che conosco e che frequento giornalmente. C’è stata un’assemblea l’anno scorso in cui io ero parlamentare. Non c’era né il sindaco, né assessori, né consiglieri di opposizione. Bisogna ricordarsi chi c’era e chi non c’era visto che adesso siamo in campagna elettorale. Il momento di ascoltare le proposte è già concluso, ora servono i fatti. Occorre una competenza e delle relazioni che servono a fare questi fatti. Abbiamo parlato di vari temi. Secondo me il sindaco di Ventimiglia deve guardare più in alto. Il sindaco deve cercare di dare autorevolezza al comune e alzare un po’ l’asticella; quindi, dobbiamo pensare alle infrastrutture e alle grandi opere. È quello che farò se mi darete la possibilità di fare il sindaco di Ventimiglia, insieme alla squadra che mi sta accompagnando, nei primi cento giorni voglio approvare il progetto definitivo dell’Aurelia Bis, che interessa il quartiere di San Secondo, che giustamente non vuole trasformarsi in una tangenziale, ma interessa anche tutta la città di Ventimiglia, i residenti, i commercianti e i turisti. Serve una viabilità alternativa presto e subito. Ho messo impegno, come parlamentare, per sbloccare i parcheggi che sono stati dati alla città a titolo gratuito. Qui la tangenziale non si può fare, l’unico modo è credere nell’Aurelia Bis. L’unico modo per creare grandi opere è una sinergia costante con Regione e Governo. Noi abbiamo la fortuna di essere la stessa parte politica che oggi governa a Roma e a Genova perché anche senza il contributo della Regione, i famosi 6 milioni di euro, non riuscivamo a fare questi parcheggi regalati. Ho deciso di candidarmi per portare Ventimiglia fuori dall’isolamento politico, di avvicinarla alle fonti di finanziamento per realizzare queste cose. Per tutti gli altri interventi c’è il mio massimo impegno anche da fruitore del quartiere. Prima dobbiamo rimpostare la città e avere una visione, guardare al futuro e riuscire ad amministrarla avendo competenze, una squadra rinnovata, che vuole darsi da fare, ed avere una sinergia con gli enti sovracomunali, tra cui le Ferrovie. Il rudere, chiamato piccola velocità, deve tornare subito nelle mani dell’Amministrazione comunale. Non è fruito dalle Ferrovie dello Stato. È libero, è un’altra area oltre i parcheggi che dobbiamo ridare ai ventimigliesi”.
Durante l’assemblea straordinaria del comitato di quartiere svoltasi, nel pomeriggio di oggi, nel piazzale antistante il santuario di San Secondo sono però stati affrontati anche altre problematiche che riguardano la zona come l’illuminazione, l’igiene, i rifiuti, i migranti, il Palasalute, i marciapiedi e la sicurezza. Sono stati, inoltre, consegnati i diplomi con il titolo di consigliere onorario a vita del comitato di quartiere di San Secondo a Pierina Giauna, don Salvatore Crisopulli, Guglielmo Roncari, Ivano Corna, Bruno Germiniasi, Francesco Vitetta, Gianni Gepponi e Danilo Codo. Sono stati, infine, ricordati Giancarlo Aggieri, Felice Romagnone, Giobbe Piancentini e Carlo Dallio.