Attualità - 11 marzo 2023, 07:11

Imperia, ex dipendente presenta a Toti un dossier sulle carenze dei servizi dell’Asl

Lunghe liste d’attesa per visite e interventi chirurgici sono elencate tra le storie di tanti pazienti costretti a rivolgersi a studi medici privati per essere curati

Imperia, ex dipendente presenta a Toti un dossier sulle carenze dei servizi dell’Asl

Non una ma tante storie di malasanità scritte nero su bianco. Un dossier che Fernanda Ciccione, ex dirigente Asl in pensione, ha deciso di denunciare con una lettera inviata al governatore della Regione Liguria Giovanni Toti. Per quasi 40 anni è stata dipendente dell’Azienda sanitaria locale dell’Imperiese. Ha ricoperto un ruolo anche importante: Fernanda Ciccione ha diretto le Professioni sanitarie assistenziali.

In quasi mezzo secolo di attività professionale ha incontrato pazienti e visto situazioni oltre ogni limite ed ecco perché ha deciso di elencare i disservizi della sanità imperiese. Non si tratta di una lamentela o uno sfogo, ma di un intervento che vuole stimolare chi governa la sanità regionale a dare una sterzata e migliorare i servizi. Tra le voci dei tanti capitoli del suo dossier sottolinea ad esempio “lunghe liste d’attesa” anche per esami che in realtà potrebbero essere effettuati in un arco temporale ridotto, liste che si allungano anche per interventi chirurgici.

Ma la Ciccione in pensione apre uno squarcio su altre realtà come la carenza dei posti letto negli ospedali e situazioni assurde anche al pronto soccorso. Un dossier ricco anche di storie di pazienti costretti a rivolgersi a studi specialistici privati e che si chiude con un suggerimento rivolto a Toti ovvero di "accelerare le procedure della legge finanziaria che permette ai pazienti di rivolgersi anche al servizio privato, ma con la possibilità di essere rimborsato". 

Un altro aspetto preso in considerazione da Fernanda Ciccione è che 'L'organizzazione non riesce a mettere in atto la presa in carico del paziente, ovvero di gestire il percorso della sua patologia con conseguenti ansie che il paziente stesso lasciato solo non riesce a gestire, da qui il ricorso dello stesso nuovamente al suo medico di base o altri medici specialisti e strutture sovente private con conseguenti altre richieste di accertamenti, ulteriori intasamenti dei vari ambulatori, spesso dei Pronto soccorsi e mancato governo della situazione generale". 

Diego David

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