Attualità - 03 marzo 2023, 12:19

L’omaggio di Sanremo a Padre Cristoforo: a quattro anni dalla morte intitolato tratto della ciclabile (foto e video)

Per ricordare il parroco di San Martino è stata scoperta una targa con inciso: “A Fra Cristoforo, Amico del Signore, fratello della comunità, amico del quartiere”.

Da oggi la pista ciclabile di Sanremo tra il ‘Sud-Est’ e San Martino è dedicata a padre Cristoforo Smola. Il parroco della Chiesa della Mercede è morto a soli 43 anni, nel maggio 2019. 

Era tornato in Polonia per visitare i genitori e lì aveva avuto un incidente mentre partecipava a una gara ciclistica. Il decesso è avvenuto presso l’ospedale universitario di Cracovia dove era stato ricoverato in gravi condizioni. Padre Cristoforo, alla anagrafe Krzysztof Smola, era molto amato a Sanremo e in particolare dalla comunità del quartiere di San Martino come testimoniato dai tanti cittadini oggi intervenuti.

Le interviste

La sua passione per la bicicletta e il ciclismo era nota. Si allenava sulla ciclabile e nell'entroterra, spesso a fianco anche con campioni come Peter Sagan. In più di un'occasione uscendo in bici aveva anche confessato in questi momenti di sport. Al di là di questi aspetti, Padre Cristoforo amava la sua comunità di fedeli, il quartiere di San Martino e tutta la città di Sanremo alla quale era molto legato e di cui raccontava ai familiari lasciati in Polonia.

Per questo, l’amministrazione comunale matuziana ha voluto omaggiare la memoria dell'allora viceparroco di Nostra Signora della Mercede con l'intitolazione della ciclabile nel tratto a lui caro e con una targa posta in linea d'aria con la Chiesa. Sulla lastra è stata incisa la frase: “A Fra Cristoforo, Amico del Signore, fratello della comunità, amico del quartiere”

La cerimonia si è svolta alla presenza del presidente del consiglio comunale di Sanremo Alessandro Il Grande, del vicesindaco Costanza Pireri e dell'assessore Massimo Donzella, delle sorelle di Padre Cristoforo e di altri familiari arrivati dalla Polonia, di padre Pietro, parroco di Nostra Signora della Mercede e dei confratelli padre Paolo e padre Mario. Importante anche la rappresentanza degli Alpini, dei Carabinieri e della Polizia Municipale. Il giornalista de La Stampa, Gianni Micaletto ha aperto il momento del ricordo introducendo le autorità.

"Padre Cristoforo era una persona speciale che l'amministrazione vuole ricordare con una targa e soprattutto tutti i cittadini lo ricordano come un frate disponibile e sempre a disposizione e con le persone - ha sottolineato Alessandro Il Grande - Questa iniziativa non è stata semplice perchè quando una persona scompare bisogna aspettare 15 anni. Di questo dobbiamo aspettare l'ex prefetto Armando Nanei che ha derogato permettendoci di mettere questa targa. Padre Cristoforo frequentava la nostra ciclabile e si allenava con i campioni ed è stato giusto e attinente, vicino alla sua chiesa dedicargli questo tratto di ciclabile"

Ai presenti è stata offerta una fotografia di chi era padre Cristoforo e del suo profondo legame con Sanremo e la sua parrocchia. Visibilmente commosse le sorelle che hanno ringraziato i presenti per questo gesto d'affetto e per la riconoscenza verso il loro caro. 

"Abbiamo sempre messo in pratica quello che ci chiedeva San Francesco
- ha ricordato padre Pietro - essere in mezzo alle persone e testimoniare e parlare del Vangelo. Padre Cristoforo ha sempre cercato di mettere in pratica queste parole. Appunto oltre a questa sua grande passione che è nata quando era a Pietra Ligure e ha portato qui. La sua prima passione e dedizione era la vita francescana, era il saio che ancora giovane, appena 18enne ha indossato quando una persona progetta la sua vita, fa le sue scelte e mette degli obiettivi nella sua vita. Lui ha risposto a quella chiamata, la stessa che ha sentito Francesco 800 anni fa: Francesco a chi vuoi servire, e Cristoforo ha risposto 'Eccomi, voglio servire al Grande Re, come lo chiamava".

"Cristoforo anche attraverso la sua grande passione ha cercato di avvicinare le persone però senza trascurare il suo impegno principale, la comunità. L'entusiasmo, la determinazione, saper interpretare le necessità, imparare, correggere e correggersi, poter affrontare le sfide di oggi, poi improvvisamente c'è stato strappato dalla sua comunità e dalla sua famiglia. Per assurdo  è mancato a due passi dalla sua casa però ogni volta che andava in bici portava con sé un braccialetto con scritto Gesù confido in te. Questo premio che doveva consegnare l'ha ricevuto lui stesso. Siamo convinti che la sua fede, la sua determinazione, il suo impegno, l'hanno portato a presentarsi davanti al Signore a mani piene. E' stato invitato a fare parte di queste persone che amano e ricevono" - ha concluso padre Pietro

Tra gli aneddoti, raccontati da Alessandro Il Grande è emerso anche che da amante del ciclismo, padre Cristoforo aveva espresso il desiderio di partecipare alla premiazione della prossima Milano - Sanremo. Una possibilità che si sarebbe concretizzata per volontà dell'amministrazione del sindaco Alberto Biancheri, nell'edizione 2020 ma il destino non l'ha permesso. 

 

Stefano Michero

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