Condotte colabrodo, disservizi e lo spauracchio che la siccità possa ripetersi sia in primavera che in estate. Per limitare i disagi legati alla crisi idrica si è riunito in Provincia, convocato dal presidente Claudio Scajola un tavolo con il prefetto Massimo Valerio Romeo, Rivieracqua e lo staff del commissario Ato idrico.
Una situazione delicata e complessa quella dell’acqua che nel 2022 ha fatto emergere gravi problematiche che hanno avuto pesanti ripercussioni nel capoluogo come nel golfo dianese.
Stamattina, nell'ambito del programma Alcotra è stato approvato dal consiglio provinciale il progetto relativo all' invaso del lago artificiale di Ferraia: l’obiettivo è quello di riportare alla capacità originaria di 30 mila metri cubi. Si trova nella zona dell’omonimo rio nel territorio comunale di Aquila d’Arroscia, ed è in grado di servire a scopo irriguo a circa 400 aziende agricole e che costituirebbe una riserva di grande importanza anche per quanto riguarda i servizi anti-incendio
L’ultimo caso è quello di domenica scorsa con una falla che ha provocato danni alle attività commerciali di Borgo Marina. Il rischio maggiore è che i problemi riscontrati già l’anno scorso si possano ripetere anche quest’anno.
Dal tavolo convocato dal presidente Claudio Scajola è emersa la necessità di valutare gli interventi possibili sia quelli da attuare a breve che a medio e lungo periodo.
Tra le soluzioni individuate la possibilità di riattivare vecchi pozzi e pompe, attivare by pass tra le reti idriche disponibili per garantire l’erogazione dell’acqua soprattutto in estate. Ma si dovranno attuare anche veri e propri piani di emergenza come la collocazione di serbatoi volanti in caso di guasti, ma anche di siccità.
L’attenzione non è quindi solo concentrata sul raddoppio delle condotte del Roja ma anche in piani strutturati che riguardano appunto il recupero di fonti e pozzi abbandonati che potranno essere ripristinati per evitare carenze d’acqua e disservizi.