Sapevate che il 21 febbraio è stata la giornata mondiale della guida turistica? Una ricorrenza poco nota, ma che, grazie agli interventi di due professioniste del mestiere, riusciremo ad apprezzare di più. Le nostre curiosità infatti sono state meglio spiegate da Sabina e Rosa, entrambe guide turistiche sanremesi, specializzate nella scoperta del nostro territorio, nelle tradizioni e nella sua storia.
“È un lavoro che ti permette di relazionarti con tante persone, di non essere confinato tra quattro mura e di godere del sole che spesso bacia la nostra regione, di riempire gli occhi e lo spirito di tutte le meraviglie che ci circondano”. Così ci scrive Sabina, parlando della sua esperienza e delle sue impressioni riguardo la ricorrenza che festeggia ciò che più la appassiona. A dir la verità, lei stessa non era a conoscenza di questa giornata e del suo significato, ma riscontriamo nelle sue parole la bellezza che si cela dietro la conoscenza del nostro territorio.
“Sanremo è stata tra le prime città di turismo aristocratico durante la Belle Époque e anche prima: uno dei pochissimi Casinò in Italia che ne sottolinea l'importanza a livello nazionale - prosegue Rosa - personaggi famosi che l'hanno scelta per soggiornare, da Nobel alla zarina Aleksandrovna, passando per Calvino che qui ha trascorso la sua gioventù e che lascia nei suoi racconti e romanzi tanti ricordi di Sanremo, e poi ancora i muretti a secco, i fiori, gli ulivi, i vigneti con vini di eccellenza come il Rossese, il Moscatello, il Pigato, piazza Bresca con il trasporto degli agrumi nell’800 e il capitano che dà il nome alla piazza. Senza dimenticare la Pigna con i suoi ‘caruggi’, centro storico della città”.
Sanremo infatti, come spiega anche la collega, offre la possibilità di spaziare tra gli argomenti più ‘classici’ per le guide, ma dà occasione anche per discussioni sul celebre Festival della Canzone. Trattando invece particolari più ‘tecnici’, qualora vi stiate chiedendo in che modo si possa diventare una guida turistica, le intervistate ci parlano di due requisiti necessari alla pratica del mestiere: in primis l'ottenimento del cosiddetto ‘patentino’, rilasciato dalla regione di residenza previo esame e poi, sicuramente, l'ammissione viene facilitata dalla conoscenza di più lingue possibili, ma in particolar modo dell’inglese, del francese, spagnolo e tedesco.
Talvolta questa data viene ricordata dalle associazioni di guide organizzando una visita gratuita in un sito storico o archeologico a cui non sempre è possibile accedere nelle giornate tradizionali. Indipendentemente dalla ricorrenza, però, quella della guida è una pratica che permette lo scambio continuo di informazioni e di conoscenza non in maniera unilaterale, bensì attraverso il rapporto che si intrattiene con i turisti, che stimola la voglia di continuare a studiare e a crescere professionalmente.