Attualità - 26 febbraio 2023, 13:12

206 anni fa il terremoto che sconvolse Badalucco, il ricordo inciso su una porta emerge durante ristrutturazione

Tra quelle righe un po' confuse, non c'è solo la notizia del terremoto ma un piccolo diario che qualcuno ha voluto lasciare ai posteri.

206 anni fa il terremoto che sconvolse Badalucco, il ricordo inciso su una porta emerge durante ristrutturazione

206 anni fa, ci fu un terremoto a Badalucco, una memoria che si sarebbe persa se non fosse per una lastra di ardesia incisa a mano, a lato di una porta. “1817 25 Marzo fece un terremoto a ore 4 di note ed a fatto tanto con forza e rumore che fugimmo tutti fora da Badalucco ancora la notte appresso per temanza”. 

Questa la scritta che emerge incisa sulla pietra, all'ingresso di una casa di via Fontana. Ad accorgersene un artigiano del posto diventato di recente proprietario dell'immobile. Iniziando la ristrutturazione ha capito che quella lastra non era stata rovinata dal tempo ma nascondeva qualcosa di più significativo. Tracce di quel terremoto si ricollegano ad un evento avvenuto nella vicina Francia. In un primo momento, quando la data non era ancora chiara, si era pensato ad un ricordo riferito al drammatico terremoto che distrusse Bussana, avvenuto però il 23 febbraio del 1887, quindi 69 anni e 11 mesi dopo rispetto a quanto inciso.  

Parlando con gli abitanti del posto, abbiamo scoperto che in realtà il primo a trovare le scritte nascoste fu Franco Bianchi artigiano appassionato di fotografia, almeno una decina di anni fa. Chi ha inciso la lapide quindi? Difficile dirlo però quella che oggi è una casa, una volta era una bottega, quando via Fontana era la via commerciale del paese. 

Tra quelle righe un po' confuse, non c'è solo la notizia del terremoto ma un piccolo diario che qualcuno ha voluto lasciare ai posteri. Difficile leggere e quindi comprendere le molte altre annotazioni, scritte e riscritte una sopra l'altra. Il proprietario della casa oggi vuole 'salvaguardare' quella memoria e se possibile far emergere anche il resto delle scritte. Oggi il sistema colpisce per la sua semplicità e immediatezza. In poche semplici parole, i fatti da non dimenticare e da consegnare al futuro, una brillante intuizione in poco più di 140 caratteri, un antesignano di Twitter.

Stefano Michero

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