Trascorse l’infanzia a Traverse di Perrero, in Valle Germanasca, dove era nata in un’agiata famiglia valdese. Adolescente, si trasferì con la famiglia a Pinerolo dove già risiedeva il fratello maggiore Giovanni Enrico, titolare di uno studio legale avviato.
Ma lei, Lidia Poët, era una dianese doc. A livello nazionale è conosciuta per era stata un'avvocata italiana, la prima donna a entrare nell'Ordine degli Avvocati nel nostro Paese. Alla prima giurista che morì all’età di 94 anni Netflix dedica una serie in sei episodi.
Racconta la vita di Lidia Poët, interpretata da Matilde De Angelis nei panni di una giovane laureata in legge a Torino. Sicuramente nella serie ci sono molti elementi di fantasia, e la protagonista è tratteggiata come una donna emancipata e libera, dedita al turpiloquio e con una vita sentimentale molto disinvolta. Ma la storia che ha ispirato la fiction è vera, e Lidia Poët ha combattuto una lunga battaglia per vedere affermato il suo diritto a svolgere la professione di avvocato battendosi poi anche per il voto alle donne. “È stato un enorme privilegio essere Lidia, una donna che ha fatto la storia del femminismo e non solo. Questa serie è un pretesto per raccontare la sua figura che poco si conosce” commenta Matilda De Angelis.
“Io mi sono divertita a creare una caricatura di questo personaggio anche perché di lei si sa molto poco, se non delle sue battaglie… E avevo voglia di lavorare nuovamente con Matteo (in precedenza insieme per Veloce come il vento) perché è stata una riunione di famiglia”.