Scuola di Pace di Ventimiglia, oggi pomeriggio a Camporosso, ha consegnato ad una giovane studentessa iraniana, Maral, il premio 'Testimone di Pace 2023', consistente in 4mila euro che verranno impiegati per finanziare una borsa di studio. "E' un piccolo gesto concreto di solidarietà per il popolo iraniano che la comunità di Ventimiglia ha voluto fare per aiutare a cambiare il mondo. E' un simbolo, solo i piccoli gesti possono alla fine fare un grande cambiamento" - spiega il presidente di Scuola di Pace di Ventimiglia Mauro Lazzaretti - "Da tanto tempo seguiamo quello che sta succedendo in Iran e speriamo che presto la bellezza possa vincere su tutto. Quello di oggi è un piccolo gesto che vorrebbe unirsi a una azione di istruzione e conoscenza. E' una borsa di studio".
La cerimonia si è svolta presso il Centro Falcone di Camporosso alla presenza del sindaco Davide Gibelli e del vicesindaco Fulvia Raimondo. Il Gruppo P.E.N.E.L.O.P.E. ha condotto l'intervista alla giovane premiata sull'attuale condizione politico-sociale del suo popolo. "Abbiamo partecipato a questo evento per mettere in risalto come la disparità sia il male fondamentale dell'umano" - commenta il presidente del Gruppo Penelope Daniela Lorenzi - "Dedichiamo l'evento alle donne iraniane che stanno lottando per l'affermazione dei loro diritti".
Momenti poetici e musicali hanno inoltre arricchito l'incontro, che aveva il patrocinio dell’amministrazione comunale. "Siamo orgogliosi di aver potuto ospitare questa manifestazione che crea un ponte tra la nostra zona e le donne iraniane che combattono tutti i giorni per la libertà" - afferma il vicesindaco di Camporosso Fulvia Raimondo.
Maral, che significa 'gazzella', grazie all'aiuto dello studente e traduttore Alì, ha parlato della sua vita e della situazione attuale in Iran. "Bisogna lottare affinché tutti abbiano gli stessi diritti. Non ci sono solo le donne, anche gli uomini stanno facendo la rivoluzione. Il mio paese è molto bello e desidero per lui calma e serenità. Gli italiani possono essere davvero d'aiuto al mio paese facendosi portatori della lotta delle donne iraniane, siate la voce delle persone dell'Iran. A noi basta sentire la vostra solidarietà. Vorrei cogliere questa opportunità per esprimere i miei più sentiti ringraziamenti a tutti coloro che hanno organizzato questo evento. Sono davvero grata non solo per aver ricevuto il premio ma anche per il sostegno e il riconoscimento dato alla rivoluzione femminile iraniana" - dichiara la 32enne Maral - "Le iraniane affrontano quotidianamente immense lotte e sfide, tuttavia credo che l'istruzione sia un potente strumento di emancipazione e cambiamento. Fornendo alle donne l'accesso all'istruzione possiamo creare un futuro più luminoso per loro e per la società. Sono grata per l'opportunità di riflettere la voce delle donne iraniane a un livello più ampio per essere al nostro fianco e nella nostra lotta per l'uguaglianza e la giustizia. La mia speranza è che un giorno tutte le persone del mondo, in particolare le donne di tutto il Medio Oriente possano vivere in pace e in prosperità. Esprimo la mia gratitudine a tutte le persone coinvolte nell'organizzazione di questo evento per il loro sostegno alla rivoluzione femminile iraniana".
Prima della consegna del premio è stato anche organizzato un pranzo di solidarietà. Questa mattina, invece, a Bordighera alta è stato inaugurato e benedetto dal parroco, don Luca Salomone, un dipinto realizzato su un'antina, raffigurante due donne, una occidentale e una iraniana, intitolato 'Donne tra due realtà'. Le autrici dell'opera sono Antonella Cotta e Delia De Agostini, in arte DeliAnto, che durante la cerimonia della premiazione a Camporosso hanno spiegato ai presenti la loro opera.