La pista ciclabile che correrà lungo tutto il litorale imperiese è sicuramente l’opera più importante degli ultimi decenni. E’ destinata a cambiare il volto del capoluogo. Prevede la realizzazione di una passeggiata a sbalzo tra la Rabina e la Galeazza.
Il dibattito tra gli imperiesi è aperto. C’è chi sostiene che l’opera sarebbe indispensabile: “Il marciapiede è veramente stretto. Con 2 metri a sbalzo ci stavano sia pedoni che ciclabile, era già da realizzare insieme ai lavori della ferrovia”, ma c’è chi ricorda la realizzazione di un’opera analoga a Ventimiglia: “E’ bastata una grossa mareggiata per distruggerla. La forza del mare ha lavorato sotto la pedonale, tanto da far saltare tutta la parte in legno. La parte in cemento e acciaio pare che sia salvata, ma per evitare in futuro altri danni a mio avviso dovrebbero essere costruiti dei pennelli in mare a protezione”.
La replica al commento di un altro imperiese spiega tuttavia che “se arrivassero onde in quel punto a quell'altezza verrebbe raso al suolo l'intero tratto di costa. Il muro è lì da più di 50 anni e la forza delle onde fin lassù non è mai arrivata. La passeggiata viene realizzata ad un’altezza di 7 metri verticali dal bordo spiaggia”.
Altri imperiesi avanzano dubbi sul materiale usato che potrebbe facilmente deteriorarsi con il passare del tempo e soprattutto che l’opera rischia di deturpare uno dei luoghi più suggestivi della città: ”Forse era sufficiente sistemare il tratto di strada esistente senza dover intaccare una delle zone più belle della nostra costa ai piedi del Berta”.