Attualità - 17 febbraio 2023, 12:41

L'Erbario di Marco Damele. Oltre 3000 specie di piante che documentano la flora del nostro territorio

In programma nei prossimi mesi mostre ed esposizioni sensoriali di erbari per ripercorrere oltre un secolo di storia e cultura botanica del territorio

Marco Damele

Marco Damele

L'erbario documenta la flora del nostro territorio e fornisce una registrazione costante e permanente della diversità biologica nel corso del tempo. Questo ruolo è sempre più importante man mano che il tasso di distruzione dell'habitat naturale aumenta di pari passo all’inquinamento e al cambiamento climatico in atto.

Collezionare e studiare fiori ed erbe essiccate per Damele è una passione che diverte e trasmette il fascino della cultura e della nostra storia recente alla ricerca di nuovi stimoli di promozione e conservazione del mondo vegetale. L'erbario è una raccolta di esemplari di piante essiccate, e il più delle volte pressate tra fogli di carta utilizzati per lo studio scientifico o per conoscenza di un determinato territorio.

Da oltre trent'anni Damele oltre ad un suo personale successo come scrittore botanico e custode internazionale della Cipolla Egiziana, si è dedicato alla ricerca e realizzazione di erbari con una collezione personale ad oggi di oltre oltre 3000 esemplari essiccati di erbe e fiori del Piemonte e della Liguria, attraverso una preziosa e delicata testimonianza del minuzioso lavoro di classificazione e conservazione storica del mondo vegetale, vere e proprie opere d'arte viventi. Una passione in continua espansione di piante catalogate provenienti prevalentemente dal territorio italiano ed europeo e il numero cresce ogni anno grazie anche alla ricerca e conservazione di erbari storici internazionali troppe volte abbandonati o dimenticati...

Sono in mezzo a noi, vivono quotidianamente in simbiosi alle nostre abitudini , ma nella maggior parte dei casi ci passano inosservate e non capiamo l’importanza che la conoscenza delle piante può rappresentare per l’uomo. Un proliferare di cespugli spontanei che comunemente chiamiamo ‘erbacce’ hanno ripreso i loro spazi sui marciapiedi, ai bordi delle strade, sui muri, riempiendo aiuole o semplicemente dove sono riuscite a trovare un pezzo di terra per poter crescere indisturbate dallo smog, dal traffico o dalla vita umana. Torniamo a sentire il piacere della curiosità, della conoscenza, della ricerca di nuovi stimoli di promozione e conservazione del mondo vegetale. Impariamo dalla tradizione secolare dell'erbario ...

In programma nei prossimi mesi mostre ed esposizioni sensoriali di erbari per ripercorrere oltre un secolo di storia e cultura botanica del territorio.

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