“Dopo qualche giorno di blackout a causa del calo elettrico, che è frequente qui, siamo di nuovo in pista per la parte superiore di Khumbu a piedi. Proprio in questo periodo l'anno scorso ho intrapreso un viaggio verso il Solukhumbu”.
L’alpinista di Poggi Lorenzo Gariano ha intrapreso un nuovo viaggio in Nepal. “Era ancora un periodo difficile per viaggiare per le restrizioni Covid, ma anche un privilegio per stare da soli. Lo scopo di quel viaggio era rivedere la mia amata area del Thame e scalare una vetta di oltre 6000 metri in pieno inverno. Mi mancava così disperatamente questo posto dopo tre lunghi anni. Le persone e la spiritualità permeano in tutto il mio corpo e la mia anima qui”, racconta Gariano.
Quest'anno ha deciso di iniziare l'escursione più a valle evitando di prendere il costoso volo turistico per la pista d'atterraggio di Lukla. “Significa migliore formazione e acclimatazione – spiega l’alpinista di Poggi - Inoltre si vede lo stile di vita autentico incontaminato dal turismo, e si più povertà ma anche dignitoso. Questa volta ho con me a tenermi compagnia per un po' di tempo un giovane collega di lavoro che è anche un talentuoso e forte scalatore di roccia. Non è mai stata in Nepal. Partiamo dal basso Khumbu balsamo e subtropicale per poi raggiungere le alte, spirituali e fredde regioni superiori molto inospitali del confine con Khumbu. Sono qui per portare antibiotici e prescrizioni in vetro gentilmente datemi da Frank Turnichetti un buon amico e un ottico fantastico che ha fatto meraviglie per le popolazioni locali”.