L’avvocato Paolo Prato, presidente regionale e provinciale di Confedilizia, ospite dei nostri studi di via Schiva a Imperia per il ‘Caffè Forte’ di oggi parla degli effetti della Direttiva Europea sull’efficienza energetica nell’edilizia, sul patrimonio immobiliare, lanciando l’allarme: “Si rischiano effetti devastanti, appunto, svalutazione degli immobili e impoverimento famiglie”.
Confedilizia, Confederazione italiana proprietà edilizia, da oltre 130 anni è il punto di riferimento certo per tutti i proprietari di immobili su condominio, affitti, compravendite, tasse, catasto.
“Rappresentiamo -dice Prato - milioni di cittadini italiani, coloro che possiedono la casa in cui abitano così come i piccoli proprietari e locatori sino ai grandi investitori immobiliari”.
"Nel testo della Direttiva sono presenti una serie di norme che dispongono interventi obbligatori sugli immobili finalizzati a far scomparire quelli con ridotte prestazioni energetiche, secondo una tempistica molto ravvicinata che contrasta in modo netto con le peculiarità del patrimonio immobiliare italiano, risalente nel tempo e di proprietà diffusa, sovente di tipo condominiale".
"In particolare, tra le proposte di compromesso che saranno poste all’esame della Commissione energia del Parlamento europeo a brevissimo, gli edifici residenziali e le unità immobiliari dovranno raggiungere entro il 1° gennaio 2030 almeno la classe energetica E ed entro il 1° gennaio 2033 almeno la classe di prestazione energetica D“.
"Tali obiettivi sono fonte di gravi preoccupazioni per i proprietari di casa e le famiglie italiane. "Nell’immediato, poi, l’effetto sarà quello di una perdita di valore della stragrande maggioranza degli immobili italiani e, di conseguenza, un impoverimento generale delle nostre famiglie”, conclude il presidente Paolo Prato.