La notizia della riattivazione del centro prelievi mobile istituito da Asl1 è arrivata come una beffa nella popolosa frazione du Coldirodi. Mentre molte altre località ponentine potranno contare sul servizio, Coldirodi è rimasta esclusa e la cosa non è stata ben digerita in paese.
A farsi carico della problematica è il consigliere comunale Roberto Rizzo, collantino doc, che da qualche giorno è al lavoro per comprendere le ragioni della sospensione del servizio che sembra risalire allo scorso 9 dicembre. Un ambulatorio mobile molto apprezzato specie dalla popolazione più anziana che ora fa i conti con una serie di difficoltà per accedere a visite e prelievi.
“Sono molto contrariato perché tempo fa era stato presentato in pompa magna un servizio che ora non c’è più - commenta il consigliere Rizzo - a Coldirodi vivono molti anziani e tante persone che hanno bisogno di aiuto. Addirittura prima ci era stato detto di prenotare le visite con i fax, poi con le mail. Poi con l’ambulatorio mobile molti anziani potevano accedere alle visite, mente ora avranno tante difficoltà”.
Roberto Rizzo sta ora aspettando risposte da Asl1 per verificare la possibilità di riattivare il servizio anche a Coldirodi, una delle poche frazioni rimaste fuori dai programmi del nuovo progetto “centro prelievi mobile”.