Consiglio provinciale, questa mattina a Imperia, aperto con l’approvazione del Bilancio illustrato dal consigliere Vittorio Ingenito. Una pratica approvata con l’astensione del consigliere Domenico Abbo che ha polemizzato sull’Ato idrico a proposito del commissariamento dello stesso, dopo la sospensione del commissario Gaia Checcucci su decisione della magistratura.
Il presidente Scajola ha cosi replicato, annunciando il prossimo ritorno delle competenze alla Provincia che la Regione dovrebbe formalizzare in occasione della seduta del consiglio regionale del 31 gennaio: “L’Ato - ha detto Scajola - è stato commissariato dalla Regione proprio nel periodo della presidenza Abbo per l’incapacità della Provincia a svolgere i compiti. Mi sono confrontato con la Regione e, quindi, posso anticipare che si sarebbe individuata la soluzione affinché l’Ato idrico torni in capo alla Provincia, cosa non facile perché non ci sono le dimissioni della Checcucci, anzi dei ricorsi. Da subito abbiamo sospeso i compensi alla Checcucci”.
Passando al Bilancio l’ex ministro ha sottolineato: “Con questo bilancio passiamo da 88 milioni del 2022 a 100 milioni del 2023, investimenti raggiungono 14 milioni, le entrate sono lievitate. È un bilancio del quale dobbiamo essere soddisfatti. Pensiamo di poter fare ancora di più con i prossimi provvedimenti, sull’edilizia scolastica abbiamo fatto investimenti, sui rifiuti siamo riusciti a far partire la gara per il biodigestore”.
Nel corso della seduta sono stati approvati all'unanimità la riduzione a quattro a tre dei Bacini di affidamento definitivo per la gestione integrata del ciclo dei rifiuti (il Bacino Dianese-Andorese è stato unito al Bacino Imperiese), e la Gestione dei rifiuti solidi urbani durante il periodo transitorio antecedente la costruzione dell'Impianto unico a Colli nel Comune di Taggia (sino alla fine del 2023 si prosegue lo smaltimento dei rifiuti nelle discariche del Savonese e del Genovese).